Dalle differenze fino agli effetti che l’anidride carbonica addizionata può avere sul nostro corpo, il medico dietologo Giorgio Calabrese spiega a Repubblica la differenza tra acqua liscia e acqua frizzante. “Tranne quelle che ce l’hanno naturalmente, nella maggior parte delle acque gassate l’anidride carbonica viene addizionata. Per questo, ad esempio, chi soffre di reflusso gastroesofageo avrà molti più disturbi se vede questo tipo di acqua. Chi soffre di gastrite, perché produce più acido, se beve acqua gassata avrà più disturbi. Ma se non si soffre di queste due patologie, l’acqua gassata, se bevuta soprattutto con gli alimenti, è un’acqua che ti dà subito in bocca quella sensazioni piacevole di avere queste bollicine che sembra si rompano. L’acqua liscia, invece, è adatta a qualsiasi situazione perché non dà alcun problema, va diretta nel rene e viene eliminata”.
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Il nutrizionista Fabio Mariniello spiega invece a Today: “Acqua frizzante o liscia? Una non è meglio dell’altra. Le caratteristiche su cui si giudica un’acqua non sono strettamente associate o legate all’anidrite carbonica in essa presente (o assente). L’acqua gassata e quella liscia apportano gli stessi benefici dal punto di vista nutrizionale, quindi la scelta dipenderà del gusto nella maggior parte dei casi. Per qualcuno le bollicine risultano piacevoli al palato, ad altre persone molto fastidiose. La questione diventa importante solamente in pochi casi, ovvero per coloro che soffrono di reflusso gastro-esofageo, ulcere e gastriti. Siccome i gas tendono ad occupare tutto lo spazio che è loro concesso, dilatano lo stomaco, determinando distensione delle sue pareti. Ciò potrebbe peggiorare la sintomatologia di queste patologie, seppur in modo transitorio. Anche i pazienti con ernia addominale e diastasi dovrebbero fare attenzione, onde evitare di peggiorare il danno già presente”.