Cresce l’allarme sociale per fenomeni come l’occupazione abusiva delle case, che poi i proprietari non riescono a recuperare se non dopo lunghissime battaglie legali. Eventi che li lasciano devastati e, a volte, per molto tempo senza una dimora in cui risiedere. E per i blocchi stradali che impediscono ai normali cittadini di recarsi al lavoro o in generale di circolare.
IL NUOVO DECRETO SICUREZZA
Per questo il governo Meloni ha presentato nel Ddl sicurezza due articoli (il 10 e il 14) che sono stati approvati dalla Camera. E che rappresentano una svolta a lungo attesa per contrastare fenomeni odiosi e profondamente anti sociali, come per esempio la pessima abitudine di protestare bloccando le strade o la circolazione dei treni.
OCCUPAZIONI ABUSIVE
Il primo reato di cui si è occupato l’esecutivo è, appunto, quello dell’occupazione arbitraria di abitazioni private, inserito nel codice penale con l’aricolo 634-bis. Una norma che prevede la reclusione da due a sette anni per chi, utilizzando l’inganno, la violenza o le minacce, occupa immobili altrui destinati a domicilio. A molti è venuto in mente il caso Salis e tutte le polemiche che ne sono derivate. Ma anche le sempre più frequenti notizie di inquilini di appartamenti che, dovendo assentarsi per un periodo, si trovano la casa occupata da estranei.
IL PLAUSO DI CONFEDILIZIA
Per questo la norma prevede l’avvio d’ufficio della procedura penale se questo odioso reato verrà commesso ai danni di persone incapaci per età o per infermità. Il giudice competente avrà anche la possibilità di disporre il rilascio dell’immobile occupato in modo abusivo su richiesta del Pubblico Ministero. Il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa ha espresso il suo apprezzamento, non risparmiando una frecciata: “Il fenomeno dell’occupazione abusiva di immobili”, ha dichiarato, “che alcuni esponenti politici sono giunti addirittura a promuovere, va prevenuto e represso, sia che riguardi beni privati, sia che interessi proprietà pubbliche”.
PENE SEVERE PER I BLOCCHI STRADALI
Ma non è tutto. La stretta del governo riguarderà anche chi partecipa a manifestazioni di protesta attuate bloccando strade e ferrovie. Coloro che cercheranno di impedire la libera circolazione dei cittadini e dei treni rischieranno infatti la reclusione fino a un mese, e una multa di 300 Euro se agiscono singolarmente.
Se invece la protesta viene attuata da più persone, le pene diventeranno più severe: i blocchi spesso al centro delle cronache, come quelli messi in atto dai gruppi ambientalisti più estremi, saranno puniti con la reclusione da sei mesi a due anni.