Un caso di cronaca nera ha scosso la comunità di Binningen, vicino a Basilea, dove la 38enne Kristina Joksimovic, ex finalista di Miss Svizzera, è stata brutalmente assassinata dal marito. Una fine sconcertante quella che ha visto la donna prima strangolata, poi fatta a pezzi e successivamente triturata. I resti della vittima sono stati ritrovati lo scorso febbraio, suscitando orrore e sgomento nell’opinione pubblica.
Il marito della donna, un 41enne la cui identità non è stata resa nota, ha visto respingere la sua richiesta di rilascio dalla Corte federale di Losanna. Durante l’udienza, l’uomo ha ammesso di aver ucciso la moglie, sostenendo di aver agito per legittima difesa dopo essere stato minacciato con un coltello. Tuttavia, le indagini in corso hanno rivelato “chiare indicazioni di disturbi mentali” alla base di questa vicenda. Dopo aver commesso l’omicidio, l’uomo ha dichiarato di aver smembrato l’ex modella “in preda al panico”.
I risultati dell’autopsia
L’autopsia ha fornito dettagli agghiaccianti sulla dinamica del crimine. La vittima sarebbe stata strangolata prima di essere smembrata con un “seghetto alternativo, un coltello e delle cesoie da giardino“, secondo quanto riportato dal quotidiano locale Blick. Le parti del corpo sono state successivamente tritate con un frullatore a immersione e sciolte in una soluzione chimica, un metodo che ha reso ancora più macabra la scoperta.
L’arresto dell’uomo è avvenuto a distanza di 24 ore dal ritrovamento dei resti. Il rapporto medico-forense ha smentito la versione fornita dal 41enne sulla presunta autodifesa, confermando che “contraddice anche la sua descrizione di autodifesa”, come riportato dal quotidiano FM1 Today.
La coppia, sposata dal 2017, viveva in una “spaziosa casa bifamiliare” in una zona benestante di Basilea. Un amico della coppia ha rivelato a 20 Minuten che la loro relazione era “in crisi da mesi”. Kristina Joksimovic, originaria di Binningen ma con genitori serbi, aveva vinto il concorso di Miss Svizzera nord-occidentale nel 2003 ed era stata finalista a Miss Svizzera nel 2008. Dopo aver lasciato la carriera di modella, era diventata un coach per indossatrici, addestrando le candidate di Miss Svizzera. L’ex Miss Svizzera Christa Rigozzi ha espresso il suo dolore, dichiarando a 20 Minuten: “È terribile. Sono davvero scioccata. Penso alle sue due figlie. Era una donna così bella e di buon cuore.”
Gli investigatori hanno tracciato un profilo psicologico del 41enne che evidenzia una “predisposizione criminale notevolmente alta”. Hanno rilevato una “mancanza di empatia e un notevole sangue freddo” non solo durante l’omicidio della moglie ma anche nei tentativi di coprire il crimine. Inoltre, è stato evidenziato che l’imputato presentava “tratti sadico-sociopatici“, rendendo il caso ancora più inquietante.