Nuovo colpo di scena nel caso di Moussa Sangare, il 31enne italiano di origini maliane che, intenzionato ad ammazzare qualcuno a caso, nella notte tra il 28 e 29 luglio scorsi ha ucciso a coltellate Sharon Verzeni, barista ed estetista di Terno d’Isola. Secondo Claudio Salvagni, avvocato difensore di Massimo Bossetti, potrebbe essere stato lui, e non il suo assistito, ad uccidere Yara Gambirasio.
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Tutti i dubbi su Sangare dell’avvocato di Bossetti
“E ora comparate le tracce di Dna rimaste ignote sul corpo di Yara con il profilo genetico dell’assassino di Sharon Verzeni. – queste le dichiarazioni bomba dell’avvocato di Bossetti, pubblicate dal settimanale Giallo – Sul corpo della ragazzina ci sono due dna rimasti ignoti e 9 formazioni pilifere che non appartengono a Bossetti. Chiediamo solo di cercare la verità”.
Ma all’avvocato Salvagni replica proprio su Giallo la criminologa Roberta Bruzzone: “L’assassino della piccola Yara è già in prigione. L’ipotesi dell’avvocato è semplicemente fantasiosa”. In effetti quella del legale di Bossetti al momento sembra più una sparata pubblicitaria che altro. Ma saranno le eventuali indagini a chiarire anche questo mistero.