Un grave incidente stradale avvenuto ieri in Egitto ha coinvolto un autobus turistico, provocando il ferimento di 43 persone, tra cui nove cittadini italiani. L’incidente si è verificato a circa 100 chilometri dal Cairo, sulla strada che collega la capitale egiziana con la provincia di Suez. Secondo le fonti mediche e di polizia locali, l’autobus proveniva dalla popolare località turistica di Sharm el Sheikh e stava trasportando turisti di varie nazionalità.
Oltre agli italiani, tra i feriti si contano anche 21 russi, 11 turchi, due britannici e quattro cittadini egiziani, tra cui due guide turistiche locali, il conducente del mezzo e un assistente. Nessuno dei feriti sembra essere in condizioni gravi, anche se tutti sono stati trasportati al Suez Medical Complex per ricevere cure mediche immediate.
Le autorità egiziane hanno aperto un’inchiesta per chiarire le cause dell’incidente. Al momento, non sono ancora emersi dettagli certi su cosa abbia causato il ribaltamento del veicolo. L’ospedale principale di Suez ha dichiarato lo stato di emergenza, mobilitando tutto il personale medico disponibile per far fronte alla situazione e garantire assistenza ai feriti.
L’incidente ha attirato l’attenzione delle autorità locali, con il ministro della Salute egiziano, Khaled Abdel-Ghaffar, che sta monitorando da vicino gli sviluppi della vicenda. Le operazioni di soccorso si sono svolte rapidamente e, fortunatamente, non ci sono state vittime. I turisti feriti stanno ricevendo le cure necessarie, e sembra che nessuno sia in pericolo di vita.
Il tratto di strada in cui è avvenuto l’incidente è noto per la sua pericolosità e per i frequenti incidenti, soprattutto a causa dell’intenso traffico che caratterizza la zona, in particolare durante la stagione turistica. Questo nuovo incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale in Egitto, dove le condizioni delle infrastrutture e le norme di sicurezza spesso non sono all’altezza degli standard internazionali, rendendo i viaggi su strada particolarmente rischiosi.
Le autorità italiane stanno collaborando con quelle locali per assicurarsi che i connazionali ricevano tutta l’assistenza necessaria e per facilitare il loro rientro in patria non appena possibile.