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Napoli, anziani legati ai letti in ospedale, l’Asl: “Nessun comportamento censurabile”

Pubblicato: 17/09/2024 21:30

La direzione dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 ha concluso la verifica della “Commissione ispettiva Asl” in merito al caso di alcuni anziani legati ai letti nell’Ospedale San Paolo. In una nota ufficiale, l’azienda ha affermato che “non è stato rilevato alcun comportamento censurabile” e che “la procedura è avvenuta nel rispetto della normativa vigente”.
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Le verifiche sono state avviate a seguito di articoli di stampa che avevano sollevato preoccupazioni sulla gestione di alcuni pazienti, definiti “contenuti” ai letti di degenza. Dopo un’attenta revisione delle cartelle cliniche e infermieristiche, la commissione ha acquisito anche le dichiarazioni del dottor Sinisi, direttore del reparto di Neurologia del San Paolo. “Non sono emersi comportamenti censurabili nei casi segnalati”, si legge nella comunicazione dell’Asl, che ha confermato che le pratiche adottate erano conformi alle linee guida previste dalla Raccomandazione del Ministero della Salute n. 13 del novembre 2011, recepite dall’azienda con una delibera del 2018.

Secondo il rapporto, gli anziani coinvolti erano affetti da gravi patologie cerebrovascolari, che li rendevano non collaborativi e con controindicazioni al trattamento sedativo. La contenzione effettuata è stata, dunque, ritenuta conforme alle procedure indicate per pazienti in condizioni particolarmente critiche. L’unico punto critico emerso dalle verifiche è stata la mancata annotazione della contenzione nella cartella clinica di uno dei pazienti, una mancanza che, sebbene rilevante, non ha comunque modificato il giudizio complessivo di conformità rispetto alle norme vigenti.

Inoltre, i riscontri fotografici effettuati durante le ispezioni non hanno mostrato alcuna lesione cutanea che potesse far pensare a una contenzione prolungata o inadeguata. Questo ha ulteriormente rafforzato la posizione dell’azienda sanitaria, che ha confermato la correttezza delle procedure seguite.

Sul caso, anche la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per approfondire la vicenda, anche alla luce delle segnalazioni emerse nei giorni scorsi. Tuttavia, la relazione conclusiva dell’Asl sembra escludere irregolarità gravi nella gestione dei pazienti, sebbene la mancanza di documentazione completa in alcuni casi sollevi qualche questione di natura procedurale.

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