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Legionella, è emergenza: 56 casi, 5 persone in ospedale e 4 decessi

Pubblicato: 17/09/2024 18:31

In Lombardia, è in aumento il numero di casi di legionellosi, con un focolaio localizzato nelle zone di Corsico e Buccinasco, a sud di Milano. Attualmente, sono stati segnalati 56 casi, con cinque persone ancora ricoverate e quattro decessi. Le vittime, tutte oltre i 70 anni, soffrivano di patologie pregresse. La legionellosi è un’infezione respiratoria causata dal batterio Legionella, che si trasmette attraverso l’inalazione di vapore acqueo contaminato, non per contatto tra persone.

La fonte dell’epidemia potrebbe essere legata alla contaminazione della rete idrica locale. Sono in corso interventi di clorazione per disinfettare l’acqua, e sono state trovate tracce del batterio in alcune abitazioni, sebbene non siano stati rilevati nelle fontane pubbliche, nelle torri di raffreddamento, o nelle acque del Naviglio Grande.

Le autorità sanitarie, in collaborazione con l’Ats di Milano, stanno attuando misure preventive, inclusi interventi di manutenzione sugli impianti idro-sanitari delle abitazioni e dei condomini. Si raccomanda inoltre la pulizia di filtri e docce per prevenire ulteriori contaminazioni. Le indagini microbiologiche e ambientali continuano per contenere il focolaio e prevenire nuovi casi.
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Dove si può contrarre

I batteri del genere legionella si trovano principalmente negli ambienti acquatici naturali (fiumi, laghi, acque sorgive, termali, fanghi) e artificiali (piscine, vasche, fontane) e nel suolo. Da questi ambienti naturali raggiungono gli impianti idrici degli edifici, che diventano veicolo di contagio per le persone che vengono in contatto con l’acqua contaminata.

Generalmente, la legionellosi viene acquisita per via respiratoria tramite aspirazione o inalazione di aerosol contenente il batterio. Il grado di pericolosità delle particelle di acqua è inversamente proporzionale alle loro dimensioni. Tra i più diffusi vettori di infezione vi sono: 

  • Soffioni della doccia in hotel o case vacanza (si consiglia perciò di far scorrere sempre l’acqua per un paio di minuti prima di entrare nella doccia e respirare il vapore)
  • Vasche idromassaggio
  • Impianti di raffreddamento a nebulizzazione (per questa ragione, i filtri andrebbero puliti ciclicamente) 
  • Saune e bagni turchi 
  • Inalazione del vapore del ferro da stiro (anche se oltre i 70 gradi il batterio muore sul colpo)
  • Aria dei condizionatori che, se non puliti, possono essere sorgente di batteri

Sono stati riportati anche casi di contagio attraverso ferite. La malattia non si trasmette comunque da persona a persona.

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