Marina Berlusconi ha deciso di rompere il silenzio, e di intervenire in una discussione politica che prosegue da qualche tempo e la riguarda direttamente. In una lettera indirizzata al direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, la primogenita del Cavaliere ha deciso di smentire fermamente i retroscena pubblicati dal quotidiano romano che riguardavano presunte tensioni tra la famiglia Berlusconi e la Premier Giorgia Meloni.
La smentita e i rumors che non si placano
A Marina veniva attribuita anche un’ipotetica insoddisfazione per l’operato di Antonio Tajani alla guida di Forza Italia. Perciò la più grande dei fratelli Berlusconi, nella sua missiva, ha voluto calcare la mano su un concetto ribadito con forza. Non solo non ci sarebbe alcuna frizione con Meloni e Tajani, ma “la realtà è ben diversa”, scrive la presidente di Fininvest. “In entrambi i casi è vero esattamente il contrario“. Le indiscrezioni, dunque, sarebbero “prive di fondamento“.
Va detto che fra le fonti che avrebbero riferito degli screzi fra le due protagoniste della scena politica ed economica italiana, Repubblica ha citato gole profonde molto vicine alla Presidenza del Consiglio. E che nonostate la lettera di Marina pubblicata da Repubblica, circolano ancora diversi rumors sull’intenzione della primogenita del Cavaliere di favorire la nascita di un “grande centro” con la guida di Draghi e Mattarella. Ma sono solo indiscrezioni che la più grande dei Berlusconi non conferma, anzi, per ora smentisce categoricamente.
L’ironia sulle ricostruzioni
Con un tono ironico ma fermo, nella sua lettera a Repubbica Marina Berlusconi si dichiara consapevole che “arginare il fiume delle voci e delle indiscrezioni è molto difficile, se non impossibile“. Ma nello stesso tempo afferma di non poter tollerare “ricostruzioni che non hanno il minimo contatto con la realtà“.
La Presidente di Fininvest va oltre, e critica il quotidiano per averle attribuito “pensieri e progetti che non ho, né ho mai avuto“, arrivando a suo parere a deformare il contenuto di incontri che fanno parte della sua attività professionale. Incontri che, nelle pagine di Repubblica, diventerebbero “assurde riunioni carbonare dietro le quali si nasconderebbero trame politiche da fantascienza“.
Riflessioni sulla verità e sull’informazione
Marina chiude la sua lettera con una riflessione polemica ma pacata, come nel suo stile. “La verità… in un’epoca di fake news e di chiacchiere incontrollabili, conta ancora qualcosa?”. La prima figlia di Berlusconi ha concluso il suo intervento scritto con un richiamo al “rispetto della verità e al valore intrinseco dei fatti”.
Sì, perché per lei i retroscena hanno senso solo se hanno una qualche attinenza con la realtà. Cosa che in questo caso non sarebbe avvenuta. Nonosante questo, i soliti “informatori“, su vari giornali, continuano a insistere: secondo loro qualcosa nel mondo della politica italiana succederà. Qualcosa di sorprendente e a suo modo “rivoluzionario“. Il tempo ci dirà chi aveva ragione.