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Susanna Recchia e la figlia Mia, la morte sopraggiunta per la bassa temperatura dell’acqua

Pubblicato: 18/09/2024 18:58

Susanna Recchia e la sua figlioletta sono morte annegate nel fiume Piave, nei pressi di Vidor, in provincia di Treviso. Le due sono state trovate abbracciate su un isolotto, poco dopo che la donna aveva lasciato una lettera a casa, annunciando il tragico gesto. Susanna, 45 anni, era madre di altri tre figli e soffriva di depressione da tempo. La malattia della bambina e la recente fine della relazione con il compagno Mirko, il padre della piccola, avevano aggravato il suo stato emotivo.
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L’anatomopatologo ha confermato che non ci sono segni di violenza o maltrattamenti sui corpi. Susanna e la bambina si sono immerse nel fiume ancora vive, ma la bassa temperatura dell’acqua ha fatto perdere loro i sensi quasi subito. La morte è sopraggiunta in pochi minuti.

Il dolore dell’ex compagno e padre di Mia

Mirko, affranto dal dolore, ha raccontato che spera la donna abbia sedato la figlia prima di gettarsi nel fiume con lei. “Voglio credere che l’abbia calmata, che l’abbia sedata, per non soffrire ancora di più”, ha detto. Gli esami tossicologici chiariranno se la piccola fosse davvero sotto l’effetto di sedativi, ma Mirko non vuole indagare ulteriormente: “Lasciatemi con le mie convinzioni”, ha concluso.

L’auto di Susanna, trovata vicino al ponte, conteneva i farmaci salvavita della bambina, che soffriva di epilessia. La tragedia ha sconvolto la comunità e ha lasciato un segno indelebile in chi conosceva la famiglia.

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