«Sono stati fatti tantissimi cantieri, sto già vedendo delle polemiche e mi dispiace anche perché ormai è un leit-motiv, nei momenti di maggiore emergenza. Lo sciacallaggio per quanto mi riguarda non è ammesso, soprattutto quando ci sono territori che stanno dando l’anima e il sangue attraverso i propri sindaci e amministratori». Queste le parole della presidente facente funzione dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, a poche ore dall’alluvione che a colpito la regione. Frasi che hanno un bersaglio preciso, il governo, che è andato all’attacco della gestione dei fondi destinati alla zona.
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Il riferimento di Priolo è diretto al governo. «Riteniamo che l’intervento del commissario, il generale Figliuolo stia andando avanti con grande senso di responsabilità – aveva precisato il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci –. Non tutto il denaro a disposizione è stato speso e non perché non ci sia stata programmazione, ma perché dall’altra parte non sono ancora state definite richieste, procedure e pianificazione di chi per legge deve intervenire. I piani speciali sul territorio li redige il commissario, ma li realizza l’ente Regione».
Dal governo è stato ribadito anche che il compito della prevenzione strutturale e infrastrutturale «è di competenza delle Regioni». Dura la replica di Elly Schlein, segretaria del Pd: «Piena vicinanza a comunità e territori nuovamente colpiti dagli eventi alluvionali delle scorse ore. Mentre gli amministratori dell’Emilia-Romagna hanno passato la notte a gestire l’emergenza, organizzare soccorsi e sostenere la popolazione, la destra di governo si è messa subito a fare sciacallaggio politico per fini elettorali».
«Giorgia Meloni aveva fatto, più di un anno fa, una inutile passerella con gli stivali nel fango a promettere 100% di ristori a famiglie e imprese che non sono mai arrivati», ha aggiunto Schlein, «non hanno messo risorse adeguate. Hanno perso due mesi per nominare un commissario su cui hanno concentrato tutte le prerogative e i poteri; hanno individuato nell’esercito, a Roma, la struttura commissariale a dispetto del territorio, hanno voluto a tutti i costi centralizzare e adesso scaricano responsabilità e problemi sugli amministratori locali. Prima ancora che ridicolo è indecente».