L’Emilia Romagna è nuovamente travolta dalle alluvioni, con un’allerta rossa attivata il 18 settembre 2024. Mentre a Roma, durante l’assemblea di Confindustria, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha attaccato duramente il Green Deal europeo, definendolo un fallimento e impegnandosi a “correggere” quelle che considera “scelte ideologiche sbagliate”.
La premier ha rassicurato gli industriali, scrive Fanpage, sulla sua “leale collaborazione nel sabotare le misure ecologiche”, sostenendo che la transizione verso la decarbonizzazione mette a rischio l’industria.
Fanpage, durissimo attacco a Meloni
La posizione del governo ha provocato dunque un durissimo attacco di Fanpage alla Premier, le cui parole sono state addirittura definite “un delirio“. Certo le immagini di case sommerse, fiumi esondati e migliaia di persone costrette a evacuare contrastano con il discorso politico che sposta l’attenzione dalla crisi climatica.
Ma l’attacco a cui è stata sottoposta Meloni sembra più che altro strumentale. Anche perché sulla stessa linea della Presidente del Consiglio si sono espressi gli industriali e, in parte, anche Mario Draghi. Si rinnova così lo scontro fra i “pasdaran della rivoluzione green” e chi invece ritiene che la questione debba essere affrontata con meno isterismo. E a supportare la tesi di questi ultimi, a ben guardare, ci sono proprio i dati storici che riguardano l’Emilia Romagna.
Crisi Climatica o Fenomeno Ricorrente?
Se da una parte l’attacco al Green Deal di Meloni appare ad alcuni scollegato dalla realtà, dall’altra è importante sottolineare come le alluvioni in Emilia Romagna non siano una novità. I dati storici dimostrano che questo territorio è stato regolarmente soggetto a inondazioni fin dal 1959. Eventi come il crollo del ponte di Santarcangelo di Romagna nel 1961, le frane devastanti del 1963 o le alluvioni del 1973 e del 1977, confermano una lunga storia di catastrofi idrogeologiche in Romagna.
Pur ammettendo che il cambiamento climatico stia amplificando questi fenomeni, non si può ignorare che la Regione ha sempre vissuto periodiche inondazioni, con frane e piogge torrenziali che da decenni mettono in ginocchio interi paesi. Dal 1949 al 1990, il territorio romagnolo è stato colpito regolarmente da alluvioni e frane. In quegli anni, il fiume Senio ha più volte rotto gli argini, mentre frane come quella di Brisighella hanno devastato centinaia di ettari di terreno. È chiaro quindi che l’Emilia Romagna ha una vulnerabilità strutturale, pur ponendo la giusta attenzione verso le dinamiche climatiche odierne.