Mike Bongiorno, icona indimenticabile della televisione italiana, è scomparso nel 2009 all’età di 85 anni, ma la sua eredità rimane viva nel cuore degli italiani. Amatissimo dal pubblico e dalla sua famiglia, in particolare dalla moglie Daniela Zuccoli e dai tre figli di cui era orgogliosissimo, Mike continua a essere celebrato come una figura fondamentale per la cultura italiana.
La mostra a palazzo Reale
A cento anni dalla sua nascita, la sua memoria è onorata con una splendida mostra a Palazzo Reale, a Milano, aperta fino a metà novembre. La mostra, curata dal figlio Nicolò Bongiorno e Alessandro Nicosia, con la consulenza della signora Zuccoli, non solo racconta il personaggio televisivo, ma anche l’uomo dietro lo schermo. «Per me è una medaglia poter far conoscere quello che ha fatto Mike per l’Italia» racconta Daniela. «Mike era di tutti, è entrato nelle case degli italiani con umiltà e affetto, ed è per questo che nessuno è ricordato come lui».
L’affetto per Mike non si è mai affievolito, come conferma la sua vedova, che lo ricorda come un uomo brillante, leale e pieno di vita fino all’ultimo. La signora Bongiorno, in un’intervista a La Repubblica, ha dichiarato: «Mike è morto in piedi, felice, pieno di progetti fino all’ultimo giorno». Questo ritratto si riflette anche nella fiction della Rai in uscita a ottobre, dove l’attore Claudio Gioè interpreta un giovane Mike. Daniela racconta l’emozione provata nel vedere Gioè sul set: «Io come sono adesso, accanto a Mike giovane».
Per Daniela, Mike è stato un grande amore, «totale», e il loro legame è stato speciale, nonostante le difficoltà. «Le donne gli cadevano ai piedi, ma Mike ha capito che ero diversa». La loro storia, fatta anche di litigi e incomprensioni, è stata sempre alimentata da un profondo rispetto reciproco: «Ci siamo anche lasciati, ma non avrei mai passato la vita senza di lui».
Anche oggi, molte persone care continuano a mantenere viva la memoria di Mike. «Rosario Fiorello mi telefona per il compleanno con la voce di Mike; con Fabio Fazio ci sentiamo sempre, e Gerry Scotti è stra-carino». Tuttavia, il rapporto con Silvio Berlusconi non era altrettanto sereno: «Non sopportavo che avesse provocato dolore a Mike», racconta Daniela, che non ha mai nascosto il suo disappunto verso l’ex premier.
A quindici anni dalla sua scomparsa, la Fondazione Mike Bongiorno continua a portare avanti il suo lascito, unendo il suo amore per l’Italia a quello per la cultura, la solidarietà e la televisione. Mike, l’uomo che ha segnato un’epoca, rimane oggi un simbolo dell’umiltà e del carisma che lo hanno reso unico, eternamente vivo nel ricordo di chi lo ha conosciuto e amato.