È un giallo internazionale la morte di Amedeo Matacena, ex parlamentare di Forza Italia morto il 16 settembre 2022 mentre era latitante a Dubai. I dubbi della Procura di Reggio Calabria sul suo decesso si sommano a una storia di testamenti falsi su cui i magistrati vogliono vederci chiaro. La lente d’ingrandimento è puntata sulla moglie dell’ex parlamentare, Maria Pia Tropepi.
La donna, imprenditrice e seconda moglie di Matacena, è la principale indagata dalla Procura Antimafia per il presunto duplice omicidio del marito e della suocera, Raffaela De Carolis. Entrambi i decessi, inizialmente attribuiti a cause naturali, sono ora sotto esame per sospetto avvelenamento, in quanto le morti sono avvenute a pochi mesi di distanza l’una dall’altra nel 2022.
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Matacena, ex parlamentare e armatore, era latitante a Dubai da dieci anni, dopo una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa. Le indagini sono focalizzate sul possibile movente legato al patrimonio dell’uomo, stimato intorno ai 10 milioni di euro. Le autorità stanno riesumando le salme per eseguire autopsie, nel tentativo di chiarire le circostanze delle loro morti. Matacena è morto ufficialmente per infarto del miocardio, ma evidentemente la Procura non è convinta che si sia trattato di un malore improvviso.
Tropepi, originaria di Lamezia Terme e cresciuta nel reggino, è stata sposata con Matacena per breve tempo prima del suo decesso. Sebbene si presenti come medico e contessa, le autorità stanno verificando la veridicità di queste affermazioni.
Sui social network sfoggia foto che la ritraggono in sala operatoria con mascherina e guanti, come se fosse alle prese di un’operazione chirurgica. Ma, scrive oggi il Corriere della Sera, non risulta essere iscritta a nessun ordine dei medici italiano. Alla Federico II di Napoli dicono che non si è mai laureata. E nemmeno specializzata in chirurgia estetica. Anche se secondo il quotidiano è titolare di un centro estetico a Dubai.
Inoltre, è emerso un presunto testamento olografo in cui Matacena nomina Tropepi erede universale, sollevando ulteriori dubbi sulla gestione del suo patrimonio. Tropepi, adesso, è sotto inchiesta per duplice omicidio e per altri reati che la stessa avrebbe commesso prima e dopo la morte dell’ex parlamentare.
La donna, infatti, è indagata anche per procurata inosservanza di misure di sicurezza detentive, falsità in testamento olografo, circonvenzione di incapaci, autoriciclaggio, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, accesso abusivo a un sistema informatico ed estorsione.