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Meloni contro il Green Deal dell’Unione Europea: “Un disastro, lo cambieremo”

Pubblicato: 19/09/2024 10:20

Carlo Orsini, leader di Confindustria, ha alzato la palla, e Giorgia Meloni ne ha subito approfittato per attaccare. La nostra Premier ha annunciato una decisa opposizione al Green Deal europeo, proponendo di rinviare il piano di transizione energetica fortemente voluto dalla presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, con l’appoggio della sinistra e dei Verdi.

Durante il suo intervento all’assemblea di Confindustria, Meloni ha criticato l’attuale piano, che è stato bollato come potenzialmente negativo per l’industria italiana ed europea. “Ringrazio Confindustria per essere stata chiara sui risultati disastrosi frutto di un approccio ideologico“, ha affermato la premier, sottolineando che il governo è “impegnato per correggere queste scelte“.

L’alleanza con Confindustria: scadenze più flessibili e politiche ambientali meno rigide

L’incontro con gli industriali ha evidenziato un’alleanza strategica tra il governo e Confindustria, guidata dal nuovo Presidente Carlo Bonomi Orsini. Gli industriali hanno assunto una posizione molto critica nei confronti del Green Deal, dando voce alle preoccupazioni già espresse dall’ex Premier Mario Draghi durante il suo intervento al Parlamento Europeo.

“La decarbonizzazione inseguita al prezzo della deindustrializzazione è una débâcle”, ha dichiarato Orsini, facendo eco alle preoccupazioni del governo. Confindustria ha chiesto infatti scadenze più flessibili e politiche ambientali meno stringenti per evitare un tracollo industriale. Un punto di vista condiviso da nostro governo, come ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia.

L’obiettivo principale: rinvio dello stop ai motori a combustione entro il 2035

Il principale obiettivo della Premier è rinviare il termine del 2035 per lo stop alla produzione di veicoli a combustione interna. La data secondo la Presidente del Consiglio è troppo ravvicinata, e rischia di compromettere il settore automobilistico europeo, già messo a dura prova dall’ascesa dei produttori cinesi di auto elettriche.

Una preoccupazione, quella di Meloni, che vede gli industriali perfettamente allineati. La crisi del settore automobilistico si sta ripercuotendo pesantemente sulla Germania, e le conseguenze si stanno facendo sentire in tutta Europa. “La storia e il mercato europeo dell’auto elettrica che stiamo regalando alla Cina parlano da soli”, ha voluto ribadire Orsini, chiedendo un rinvio immediato della scadenza.

Preoccupazioni economiche e competitività europea

Meloni ha espresso preoccupazione per questo e altri settori fondamentali per la nostra economia. Le ripercussioni economiche della transizione ecologica, secondo la nostra Premier, potrebbero causare una gravissima crisi continentale. Questo perché “l’Europa confonde politiche ambientali autoreferenziali con politiche industriali per la crescita“.

La Premier, pur riconoscendo l’importanza della decarbonizzazione, ha ribadito la necessità di un approccio più pragmatico. Una linea bilanciata e non troppo affrettata, in grado di salvaguardare le dinamiche economiche europee e che non comprometta la competitività industriale del continente.

L’Italia chiede una revisione del Green Deal

Meloni ha perciò annunciato una decisa opposizione al Green Deal europeo, proponendo di rinviare il piano di transizione energetica attualmente appoggiato da Bruxelles. “Il governo”, ha concluso la leader di FdI, “si sta già impegnando per correggere queste scelte”. La revisione del pacchetto ecologico spinto da Von der Leyen, quindi, si presenta come una delle priorità dell’esecutivo per il prossimo futuro.

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