Maurizio Bologna, attore e regista di Palermo, è morto improvvisamente all’età di 58 anni a causa di un infarto fulminante, che lo ha colpito mentre era al lavoro presso l’Inps. La sua scomparsa ha lasciato un grande vuoto nel panorama artistico siciliano e nazionale, dove Bologna era conosciuto e apprezzato per la sua versatilità e per i suoi numerosi contributi al teatro, al cinema e alla televisione.
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Nato a Palermo nel 1966, Bologna ha iniziato la sua carriera artistica nel 1975, lavorando in importanti teatri palermitani come il Teatro Stabile Biondo e il Teatro Bellini. Nel corso della sua carriera ha collaborato con rinomati registi come Franco Scaldati, Roberto Andò e Aurelio Grimaldi, diventando una figura centrale nella scena teatrale siciliana.
Sul fronte cinematografico, Bologna è ricordato per le sue interpretazioni in film come La mafia uccide solo d’estate e In guerra per amore di Pif, oltre a ruoli in serie TV di successo come Makari e Il Commissario Montalbano. Tra i suoi lavori più recenti, spiccano la partecipazione alla fiction Incastrati di Netflix, diretta da Ficarra e Picone, e la sua interpretazione nel film La bocca dell’anima, che uscirà nelle sale il prossimo 26 settembre.
La città di Palermo lo ricorda anche per la sua significativa partecipazione all’ultimo Festino di Santa Rosalia, in cui ha interpretato il personaggio della Peste in occasione del 400° anniversario della celebrazione.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Bologna, definendolo “una maschera riconosciuta a livello nazionale” e sottolineando il suo profondo legame con la cultura della città. Lagalla ha inoltre manifestato la sua vicinanza alla famiglia dell’attore, rimarcando l’importanza del suo contributo artistico e umano alla comunità.