Daniele D’Amato, zio delle note campionesse di ginnastica artistica Alice e Asia, è morto a soli 48 anni a seguito di una grave mancanza diagnostica che ha suscitato sgomento e rabbia nella comunità. L’uomo è stato dimesso per ben tre volte dal pronto soccorso senza che gli venisse correttamente diagnosticata una dissecazione aortica, una condizione che si è rivelata fatale.
La diagnosi errata di lombalgia
Nonostante i ripetuti accessi in ospedale, Daniele D’Amato aveva ricevuto la diagnosi errata di lombalgia. Una condizione ben diversa da quella reale, che è stata individuata solo dopo la morte dell’uomo. L’errore medico ha innescato una profonda indagine, che ha portato la pm Francesca Rombolà a richiedere il rinvio a giudizio per due medici coinvolti nella vicenda. I dottori, operanti presso gli ospedali di Novi Ligure e il San Martino di Genova, sono ora accusati di omicidio colposo per la tragica morte di D’Amato.