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Open Arms, parti civili chiedono un milione di Euro a Salvini: “Ha agito solo per fini elettorali”

Pubblicato: 20/09/2024 16:40

Al processo Open Arms che vede imputato Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per il blocco della nave nell’Agosto del 2019, le parti civili hanno avanzato una richiesta di oltre un milione di Euro di risarcimento danni al leader della Lega. Gli avvocati accusano l’allora Ministro dell’Interno di avere messo in atto la sua condotta esclusivamente per fini elettorali.
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Un’umanità dolente

Secondo gli avvocati di Open Arms e delle associazioni che rappresentano i migranti a bordo, la decisione di Salvini di impedire l’attracco della nave a Lampedusa avrebbe aggravato una situazione già drammatica, e causato sofferenze e disperazione fra le persone che erano a bordo. Sulla nave si trovavano 147 persone, molte delle quali vittime di torture e abusi in Libia. “C’era un carico di umanità dolente, e Salvini ha esercitato un potere in contrapposizione al diritto umanitario internazionale,” ha affermato l’avvocato Arturo Salerni.

“Salvini ha agito solo per fini elettorali”

L’accusa più dura è che la fermezza del ministro fosse motivata da fini puramente politici. “Non vi era alcun pericolo di terroristi a bordo o problemi di ordine pubblico,” ha sostenuto l’avvocato Gaetano Pasqualino, aggiungendo che quella di Salvini è stata solo una “condotta mediatica ed elettorale”. Anche l’avvocato Fabio Lanfranca ha sottolineato come la chiusura dei porti non sia ammessa in casi umanitari, parlando di un comportamento che tradiva la dignità dei naufraghi.

La testimonianza di Musa

Tra i presenti in aula c’era anche Musa, un ragazzo proveniente dal Gambia che era uno dei i migranti bloccati sulla nave. L’uomo ha voluto essere presente per raccontare la sua esperienza. “Non sono un clandestino, oggi ho una casa, un lavoro e sogni da realizzare a cominciare dal mio sport preferito, il calcio. E vorrei anche riprendere gli studi. Ma quei giorni bloccato in mare non li dimenticherò mai”.

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