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Scandalo: i clienti compravano farmaci online, i dati sulla loro salute finivano a Meta

Pubblicato: 20/09/2024 12:19

I clienti compravano farmaci online pensando di essere tutelati nella loro privacy, ma i dati relativi alla loro salute venivano condivisi con Meta, l’azienda capitanata da Mark Zuckerberg. Il nuovo scandalo sull’uso improprio dei dati personali ha coinvolto due aziende svedesi del settore farmaceutico, Apoteket AB e Apohem AB, accusate di avere condiviso per anni informazioni sensibili di circa un milione di clienti con la società di Zuckerberg.

Le due farmacie online hanno utilizzato il Metapixel, uno strumento di analisi sviluppato da Meta, sui loro siti web per migliorare. Lo scopo era quello dimigliorare le campagne di marketing su Facebook e Instagram. Solo che questo ha portato alla condivisione incontrollata di dati estremamente delicati con i social network, un fatto inaccettabile che ha attirato l’attenzione delle autorità.

Condivisione imprudente e non consapevole

Le aziende, attive nella vendita di farmaci online, avevano attivato una sotto-funzione del Metapixel che, a quanto pare in modo non intenzionale, ha trasmesso informazioni sensibili a Meta. Gli utenti che accedevano ai siti per acquistare medicinali e che prestavano il consenso sui cookie non erano consapevoli che, così facendo, stavano anche autorizzando la condivisione automatica dei propri dati personali con i social network.

Nonostante le aziende abbiano sostenuto che le ricette mediche non fossero incluse nel trasferimento di dati, le informazioni condivise con Meta riguardavano l’acquisto di farmaci da banco, autotest, prodotti per malattie veneree e persino sexy toys. Si tratta di informazioni che rientrano tra i dati più sensibili, per i quali il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) impone una protezione rigorosa.

L’intervento delle autorità

L’illecito trasferimento di dati è proseguito per diversi anni, a partire dal 2017. Almeno fino a quando alcuni utenti hanno iniziato a sospettare che qualcosa non fosse in regola. Questo ha spinto il garante della privacy svedese ad aprire un’indagine. Secondo Maja Welander, avvocato del garante il trasferimento dei dati è stato interrotto solo dopo l’intervento dell’autorità.

Dopo accurate verifiche, il garante ha deciso di sanzionare le due farmacie con una multa complessiva di circa 4 milioni di euro (37 milioni di corone svedesi per Apoteket AB e 8 milioni di corone per Apohem AB). Un costo elevato, ma inevitabile, considerando la gravità della violazione.

Le conseguenze

Anna Rogmark, direttore generale di Apoteket AB, ha dichiarato in un’intervista che non era intenzione dell’azienda condividere i dati sensibili sulla salute dei clienti, e che la sua azienda ha imparato la lezione. Nonostante questo, la negligenza delle due aziende ha messo a rischio la privacy di un gran numero di persone, evidenziando i pericoli a cui i clienti che acquistano prodotti online possono essere sottoposti. Soprattutto in settori così sensibili come quello farmaceutico.

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Ultimo Aggiornamento: 20/09/2024 12:23