Il Vaticano sta affrontando una situazione finanziaria critica. A informarci delle novità, piuttosto clamorose, è la Reuters, che ha evidenziato le novità contenute in una lettera di Papa Francesco indirizzata ai Cardinali. Nella missiva, il Pontefice ha sottolineato l’importanza di uno “sforzo per azzerare il disavanzo, tagliare il superfluo e ridistribuire i ricavi”. Una richiesta che fa seguito all’aumento del deficit operativo, che ha raggiunto gli 83 milioni di euro nel 2023.
Richiesta di trasparenza e riduzione dei costi
Papa Francesco ha richiesto un profondo impegno da parte del collegio cardinalizio, con il fine di gestire le finanze vaticane in modo più rigoroso. Francesco ha parlato di una “gestione trasparente” capace di “reperire risorse esterne”. Un cambiamento fondamentale per sostenere la missione della Chiesa. Il deficit è stato contenuto rispetto all’anno precedente solo grazie a misure di contenimento della spesa e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare, ma sul lungo periodo si presenteranno sfide ancora maggiori, in previsione di un calo delle offerte e dell’aumento della spesa previdenziale.
Ritorno alle origini e necessità di riforma
L’iniziativa del Papa è senza precedenti. Nella sua lettera, Bergoglio ha richiamato l’attenzione sulla riforma economica della Santa Sede, un tema discusso nelle riunioni pre-Conclave del 2013. Ha espresso gratitudine ai Cardinali per il loro contributo, ma li ha sollecitati a tornare a pratiche più rigorose nella gestione delle risorse economiche, ricordando che queste devono essere utilizzate con serietà e responsabilità. In pratica, Francesco ha avviato una sorta di “austerity” per le alte gerarchie ecclesiastiche.
Il pontefice ha avvertito che il “deficit zero” non deve rimanere solo un obiettivo teorico, ma deve diventare una meta concreta da perseguire. E ha esortato ciascuna istituzione vaticana a contribuire attivamente a questa causa, evidenziando la necessità di ridurre costi e sprechi, e di dimostrare un esempio di gestione responsabile. Si pone quindi in piena evidenza la complessità della gestione finanziaria all’interno del Vaticano. Così come e l’urgenza di affrontare le sfide economiche in un contesto di cambiamento e di riforma continua.