Paola Marella, architetto e volto noto della TV italiana, è morta a 61 anni dopo una lunga battaglia contro una malattia iniziata nel 2011. Marella era una figura di riferimento nel mondo del design e dell’architettura, grazie al suo stile distintivo e alla capacità di comunicare con il pubblico. Nonostante avesse studiato architettura, il suo sogno era fare la critica, e nel corso della sua carriera è diventata famosa per programmi TV di grande successo, come Cerco casa disperatamente e Vendo casa disperatamente su Real Time, oltre ad altre produzioni come Un sogno in affitto e Come la vorrei.
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Nata e cresciuta a Milano, Paola Marella si raccontava come una donna curiosa, appassionata di viaggi, musei e lettura. Amava passare il tempo con la sua famiglia e accogliere gli amici in casa, nonostante scherzasse sul fatto di non essere particolarmente portata per le pulizie domestiche. Ha parlato apertamente della sua malattia e dell’importanza della prevenzione, invitando le persone a non avere paura del tumore e a confidare nei progressi della scienza. Il suo ultimo post su Instagram, pubblicato pochi giorni prima della sua morte, testimonia la sua continua dedizione al lavoro nonostante la malattia.
Paola Marella era una persona molto riservata, tanto che si hanno poche notizie riguardo alla sua vita privata. Da quanto ha dichiarato sul suo sito e sui suoi profili social, si sa che Marella è stata sposata ma del marito si conosce solo l’appellativo “Nico”. La coppia ha poi un figlio, Nicola, nato nel 1995.
Una delle sue particolarità erano i capelli. Paola Marella, spesso riconosciuta per il suo iconico ciuffo bianco, ha rivelato che non si trattava di una scelta estetica, ma del risultato di un trauma emotivo. In un’intervista a Vanity Fair del 2011, la conduttrice ha raccontato che il cambiamento nei suoi capelli è avvenuto in seguito alla perdita del padre, avvenuta nel 1999. All’epoca, Marella aveva poco più di trent’anni, e il suo corpo ha reagito al dolore facendo diventare il suo ciuffo improvvisamente grigio. Nonostante fosse ancora giovane, il suo parrucchiere le suggerì di mantenere una parte del bianco naturale, mentre rimuoveva il grigio, creando così quello che sarebbe diventato uno dei suoi tratti distintivi.