La vittima, Andreina, è stata trasferita alla morgue dell’ospedale San Martino di Genova per l’autopsia. Il dramma si è consumato in pochi istanti, intorno alle 9 del mattino. Secondo quanto ricostruito, dopo un litigio, il nipote avrebbe preso un paio di forbici e colpito la nonna alla gola. L’anziana è crollata a terra, priva di vita, mentre il nipote ha gettato l’arma fuori dalla finestra, come lui stesso ha raccontato ai carabinieri: «Abbiamo litigato, poi l’ho colpita con una forbice che ho buttato dalla finestra». Quando i militari sono giunti sul posto, accompagnati da un medico, Monteverdi ha aperto la porta, ancora coperto di sangue. Dentro, il corpo della nonna giaceva a terra in una pozza di sangue. Per lei non c’era più nulla da fare.
L’interrogatorio a Simone Monteverdi
Subito dopo, il giovane è stato portato in caserma dove è iniziato l’interrogatorio da parte del pubblico ministero Francesca Rombolà, con l’obiettivo di far luce sul movente. Gli inquilini del palazzo, scesi in strada durante l’arrivo delle forze dell’ordine, hanno raccontato di frequenti litigi tra il ragazzo e la nonna, affetta da Alzheimer. Alcuni vicini hanno anche riferito di precedenti interventi dei carabinieri a causa delle discussioni. Una signora ha ricordato Andreina come una donna buona, che aveva dedicato la sua vita a un’attività commerciale a Chiavari, e che negli ultimi tempi viveva con il nipote, in difficili condizioni, a seguito della separazione dei genitori del ragazzo.
Un drammatico omicidio si è consumato a Chiavari, nel Levante genovese, dove un giovane di vent’anni ha ucciso la propria nonna ottantenne con un colpo alla gola, utilizzando un paio di forbici. L’autore del gesto, Simone Monteverdi, ha confessato immediatamente l’accaduto. Dopo il delitto, ha chiamato i carabinieri dichiarando: «Venite, io sto bene ma la nonna è morta». L’omicidio è avvenuto lunedì 23 settembre nell’appartamento in cui viveva con la nonna, Andreina Canepa, dopo la separazione dei genitori. Simone è rimasto per tutto il pomeriggio e la sera nella caserma dei carabinieri per essere interrogato, con la presenza di un medico, segno che le sue condizioni psicofisiche potrebbero essere incompatibili con la detenzione.
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Il trasferimento per l’autopsia
La vittima, Andreina, è stata trasferita alla morgue dell’ospedale San Martino di Genova per l’autopsia. Il dramma si è consumato in pochi istanti, intorno alle 9 del mattino. Secondo quanto ricostruito, dopo un litigio, il nipote avrebbe preso un paio di forbici e colpito la nonna alla gola. L’anziana è crollata a terra, priva di vita, mentre il nipote ha gettato l’arma fuori dalla finestra, come lui stesso ha raccontato ai carabinieri: «Abbiamo litigato, poi l’ho colpita con una forbice che ho buttato dalla finestra». Quando i militari sono giunti sul posto, accompagnati da un medico, Monteverdi ha aperto la porta, ancora coperto di sangue. Dentro, il corpo della nonna giaceva a terra in una pozza di sangue. Per lei non c’era più nulla da fare.
Subito dopo, il giovane è stato portato in caserma dove è iniziato l’interrogatorio da parte del pubblico ministero Francesca Rombolà, con l’obiettivo di far luce sul movente. Gli inquilini del palazzo, scesi in strada durante l’arrivo delle forze dell’ordine, hanno raccontato di frequenti litigi tra il ragazzo e la nonna, affetta da Alzheimer. Alcuni vicini hanno anche riferito di precedenti interventi dei carabinieri a causa delle discussioni. Una signora ha ricordato Andreina come una donna buona, che aveva dedicato la sua vita a un’attività commerciale a Chiavari, e che negli ultimi tempi viveva con il nipote, in difficili condizioni, a seguito della separazione dei genitori del ragazzo.