Il processo contro Filippo Turetta, accusato dell’omicidio premeditato di Giulia Cecchettin, è entrato nel vivo presso la Corte d’Assise di Venezia. La famiglia della vittima, devastata dal tragico femminicidio, ha chiesto un milione di euro di risarcimento. L’avvocato Nicodemo Gentile, che tutela la sorella di Giulia, Elena Cecchettin, ha dichiarato che la stima si basa sulle tabelle della giustizia italiana.
L’Assenza di Filippo Turetta in Aula
L’imputato, Filippo Turetta, non si è presentato alla prima udienza del processo, rimanendo nella sua cella nel carcere di Montorio. Era invece presente Gino Cecchettin, il padre della vittima, che ha espresso il suo dolore costante per la perdita della figlia. “Non sto assolutamente bene, ogni giorno penso a Giulia“, ha dichiarato con voce tremante, aggiungendo che, nonostante lo strazio, non prova rancore verso la famiglia Turetta.
La Battaglia della Famiglia
Gino Cecchettin ha sottolineato il ruolo centrale della sorella Elena, impegnata a portare avanti il ricordo di Giulia tramite una Fondazione che promuove i suoi valori. Nonostante l’enorme sofferenza, il padre della vittima continua a credere nella giustizia: “Sono sicuro che il Giudice e il collegio sapranno ben giudicare quanto è successo“.