
NEW YORK – Durante un evento a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, l’attrice americana Meryl Streep ha espresso parole forti sulla situazione delle donne in Afghanistan. Secondo la celebre attrice, tre volte vincitrice dell’Oscar, la condizione delle donne sotto il nuovo regime dei Talebani è estremamente preoccupante, tanto da affermare che “uno scoiattolo ha più diritti di una donna afghana”.
Il dramma delle donne afghane sotto il regime talebano
Meryl Streep ha sottolineato la drammatica condizione delle donne in Afghanistan, facendo un paragone molto incisivo: “Uno scoiattolo ha più libertà di una ragazza oggi in Afghanistan, perché i parchi pubblici sono stati chiusi alle donne e ragazze dai Talebani”. Il riferimento al divieto di accesso agli spazi pubblici, imposto dal regime, mette in luce la totale negazione dei diritti e delle libertà fondamentali delle donne afghane.
“Un uccello può cantare a Kabul, una ragazza invece non può”, ha dichiarato l’attrice, descrivendo la situazione in cui le donne sono costrette al silenzio, private non solo della loro presenza fisica negli spazi pubblici, ma anche della loro voce. Le donne, sotto la legge talebana, non possono esprimersi pubblicamente, riducendo ulteriormente il loro ruolo nella società.
L’appello alla comunità internazionale
Nonostante il quadro sconfortante, Meryl Streep ha lanciato un appello alla comunità internazionale, affermando che, unendo gli sforzi, si potrebbe indurre un cambiamento in Afghanistan. “Sento che la comunità internazionale nel suo insieme, se si unisce, può indurre cambiamenti in Afghanistan, fermando il lento soffocamento di metà della sua popolazione”, ha concluso. Le parole dell’attrice riflettono l’urgenza di un intervento globale per evitare che la situazione delle donne in Afghanistan peggiori ulteriormente.