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Morte Satnam Singh, la supertestimone indagata per omissione di soccorso

Pubblicato: 24/09/2024 18:40

È indagata per omissione di soccorso la supertestimone dell’inchiesta sulla morte di Satnam Singh, il bracciante indiano scomparso in seguito ad un incidente sul lavoro nelle campagne pontine. La donna, dipendente dell’azienda agricola, è stata ascoltata questa mattina nel tribunale di Latina, davanti al gip Giuseppe Cario per ricostruire quanto accaduto quel pomeriggio del 17 giugno, e risulta iscritta nel registro degli indagati per omissione di soccorso. Secondo gli avvocati di Antonello Lovato, il proprietario dell’azienda accusato di omicidio volontario con dolo eventuale, la versione della testimone sarebbe in contrasto con quella fornita dalla moglie di Singh, Soni.
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Quel giorno, Satnam Singh ha subito un grave incidente sul lavoro, quando un macchinario avvolgiplastica gli ha tranciato di netto un braccio. Lovato, anziché soccorrere adeguatamente il bracciante, avrebbe abbandonato l’uomo davanti alla sua casa con l’arto amputato. La dipendente che era presente sul luogo dell’incidente e per questa sua testimonianza era considerata fondamentale per fare luce sui fatti. La sua versione però diverge da quella di Soni, la moglie di Singh. Secondo la supertestimone, il sangue sarebbe fuoriuscito dal braccio amputato, mentre la moglie afferma che Satnam avrebbe perso sangue dalla bocca. Inoltre, il dipendente ha dichiarato che sarebbe stata la moglie a chiedere che Lovato li accompagnasse.

La parte civile, rappresentata dall’avvocato Gianni Lauretti, ha riconosciuto le differenze nelle versioni, ma ha sottolineato che i fatti principali rimangono invariati: l’incidente sul lavoro e il mancato soccorso tempestivo da parte del datore di lavoro. Resta da chiarire se il dipendente potrebbe essere incriminato per omissione di soccorso, visto che si trovava sul posto durante l’incidente. Spetterà agli inquirenti e ai giudici fare luce sulle responsabilità.

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