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Nel tennis si gioca troppo? Dopo lo sfogo di Alcaraz, la risposta di Sinner

Pubblicato: 24/09/2024 16:05

Jannik Sinner e Carlos Alcaraz si trovano su fronti opposti nell’ultima discussione che anima il mondo del tennis. Mentre la stagione 2024 volge al termine, i due giovani campioni esprimono opinioni diverse sul calendario sempre più fitto del circuito ATP. Con gli ultimi tornei asiatici in corso, e l’attenzione che presto si sposterà sulle ATP Finals e la Coppa Davis, il tema dello stress e della gestione fisica tiene banco.
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Alcaraz: “Si gioca troppo”

Carlos Alcaraz, dopo la Laver Cup, non ha nascosto il suo disagio per il ritmo incalzante degli impegni. “Si gioca troppo e in qualche modo ci uccideranno”, afferma lo spagnolo, lanciando un segnale forte. “Molti tennisti validi rischiano di rinunciare a tornei per infortuni”, aggiunge, facendo riferimento a un calendario che mette a dura prova i giocatori, soprattutto nella seconda parte dell’anno.

Alcaraz ha parlato anche della sua fatica mentale, confessando che ci sono momenti in cui preferirebbe non partire per un torneo. “Vorrei rimanere con la mia famiglia e i miei amici, mi è capitato di sentirmi così alcune volte”, ammette il giovane fenomeno spagnolo. L’eliminazione precoce agli US Open è stata un campanello d’allarme: “Nel tennis si gioca contro qualcuno che vuole esattamente quello che vuoi tu: vincere la partita. Devi essere calmo e fare le scelte giuste, ma a volte è difficile restare concentrato”.

Sinner: “Si può scegliere”

Dall’altra parte c’è Jannik Sinner, che affronta la questione con un approccio diverso. L’azzurro, che nel 2024 ha già disputato 60 partite vincendone 55, non vede il calendario come un problema insormontabile. “Il calendario è lungo, ma bisogna scegliere dove giocare”, spiega Sinner, sottolineando l’importanza della programmazione.

“Non bisogna giocare per forza: se vuoi giochi, se non vuoi non giochi”, continua il numero uno italiano, facendo capire che la gestione delle energie dipende anche dalle decisioni personali. “Anche io ho saltato determinati tornei per allenarmi”, aggiunge, evidenziando come la strategia sia fondamentale per affrontare una stagione lunga e impegnativa.

Con i tornei di Pechino e Shanghai alle porte, Sinner e Alcaraz sono pronti a sfidarsi in campo, ma fuori dal campo le loro opinioni sul calendario rimangono nettamente diverse.

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