Il sonno è una delle cose più importanti della vita, e molto spesso lo sottovalutiamo. Larga parte del nostro benessere e della nostra salute, senza che lo sappiamo, dipendono proprio da come e quanto dormiamo. Durante il sonno, infatti, le cellule si rigenerano, i muscoli si riposano e avviene la produzione degli ormoni. Nella nostra società, però, al sonno stiamo dedicando sempre meno tempo: il lavoro, le preoccupazioni, vari disturbi. Invece dovremmo rimodulare il tempo dedicato al dormire. Pensate che il Centro per il controllo delle malattie degli Stati Uniti ha elaborato a questo proposito un test interattivo da poter fare direttamente sul suo sito per dare la possibilità a tutti di valutare la qualità del proprio sonno. Proprio perché ritengono che sia importante che le persone abbiano consapevolezza di questa loro abitudine e prendano eventualmente dei provvedimenti. Il test è basato sulla scala di Epworth, una serie di domande a risposta multipla con cui valutare la qualità del sonno. Ogni domanda ha quattro possibili risposte cui viene assegnato un punteggio, in base al punteggio totale raccolto si identifica la qualità del proprio sonno. Capiamo come funziona.
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Come spiega Riccardo Cristilli su La Gazzetta, nel test l’utente deve indicare qual è la possibilità di addormentarsi o di sentirsi assonnato in ciascuna delle situazioni proposte. Se si indica che non c’è possibilità di sentirsi assonnati il punteggio è 0, se c’è una possibilità bassa si ottiene 1 punto, moderata 2 punti se la possibilità è alta sono 3 punti. Chi ottiene un punteggio da 0 a 7 vuol dire che dorme in modo normale e raramente è assonnato; tra 8 e 9, invece, potrebbe avere dei momenti di sonnolenza; tra 10 e 15 potrebbe sentirsi troppo assonnato in alcune situazioni e potrebbe pensare di rivolgersi a un medico; se si ottiene un punteggio tra 16 e 24 la persona è eccessivamente assonnata e dovrebbe consultare il medico. Ma quali sono le situazioni in cui si chiede all’utente di indicare quanto capiti di sentirsi assonnato?
Le situazioni sono diverse: quando si è fermi in macchina per alcuni minuti, ad esempio, oppure quando si guarda la tv. Il test ha il semplice scopo di dare all’utente un quadro sul proprio sonno ed eventualmente intervenire per cercare di riposare di più e meglio. Ricordiamo che gli esperti consigliano sempre un minimo di 7 ore a notte, ma è chiaro che non tutti siamo uguali e per alcuni, a volte, basta anche di meno. O di più. Ad ogni modo, il test ci serve per farci un’idea e per prendere più consapevolezza. Per chi volesse farlo, si trova a questo link del Centro per il controllo delle malattie degli Stati Uniti.