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Giorgia Meloni all’Onu: “Dall’Ucraina al Medio Oriente, il destino ci sfida ma l’Italia è pronta a fare la sua parte”

Pubblicato: 25/09/2024 07:30

 «Cari amici…». Giorgia Meloni ha concluso così la sua missione americana, con un discorso in italiano al Palazzo di vetro dell’Onu durante il quale ha trattato alcuni temi chiave della politica estera del suo governo. Partendo dall’Ucraina. La premier non ha citato Putin, ma sottolineato come «la ferita inferta al sistema fondato sulle regole dalla guerra d’aggressione russa sta avendo effetti destabilizzanti molto oltre i confini nella quale si consuma». Meloni ha invitato a continuare a difendere l’Ucraina, così come ha affermato il diritto di Israele di difendersi da attacchi esterni, «come quello orribile del 7 ottobre», ma al tempo stesso Israele «deve rispettare il diritto internazionale». L’Italia sostiene il diritto del popolo palestinese ad avere un proprio stato e Meloni pensa che nascerà se il popolo lo affiderà «a una leadership ispirata al dialogo». 
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L’imperativo da raggiungere «senza ulteriori ritardi» è per lei «un cessate il fuoco a Gaza e l’immediato rilascio degli ostaggi israeliani». La premier è «molto preoccupata» per il Medio Oriente in fiamme e ha invocato lo stop alle armi: «Non possiamo più assistere a tragedie come quelle di questi giorni nel Sud e nell’Est del Libano».

La presidente del Consiglio ha poi esaminato le tensioni globali sul piano economico, sociale e ambientale e toccato il tema del «dirompente avvento dell’intelligenza artificiale generativa», che può sostituire le competenze umane «con conseguenze drammatiche». Quel che Meloni ha proposto è una «governance globale» dell’IA, per tenere sotto controllo i rischi e massimizzare i benefici. È un «cambio deciso di paradigma nei rapporti tra le nazioni e nel funzionamento degli organismi multilaterali» che si fondi su «rispetto reciproco, condivisione, concretezza».

Come nel 2023, Meloni ha poi insistito sulla lotta alle organizzazioni criminali «senza scrupoli, sempre più potenti e ramificate», che lucrano su «decine di migliaia di persone che affrontano viaggi disperati per entrare illegalmente in Europa» La chiusa è stata una citazione del patriota italiano del Risorgimento Carlo Pisacane: «Ogni ricompensa la troverò nel fondo mia coscienza». Un motto che serve alla premier per dire che «il destino ci sfida, ma in fondo lo fa per metterci alla prova. E l’Italia, come sempre, è pronta a fare la sua parte».

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