«Senza dubbio, non lasceremo il Libano da solo di fronte all’aggressione oppressiva del regime sionista». Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, durante un’intervista con Mehr, dove ha sostenuto che «il falso e maligno regime di Israele è la causa alla radice dell’instabilità nella regione e le sue continue aggressioni e crimini in Palestina e Libano minacciano la sicurezza e la pace a livello regionale e internazionale». Parole che hanno fatto alzare ulteriormente l’asticella della tensione dopo l’attacco israeliano in Libano.
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Secondo il funzionario, la «pressione» da parte degli Usa e di alcuni Paesi europei hanno impedito al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di adempire ai propri doveri nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e fermare l’azione di Israele in Palestina. «Sostenere il Libano e la sua nazione, oltre alla responsabilità internazionale, è un compito molto importante per tutti i Paesi islamici e arabi», ha sottolineato Kanani, citando gli attacchi di Israele.
Intanto i caccia israeliani hanno abbattuto un drone che era entrato nello spazio aereo dello Stato ebarico questa mattina a sud del Mar di Galilea. Lo ha sottolineato The Times of Israel, citando le forze israeliane di difesa (Idf). Le sirene avevano suonato nella comunità delle alture del Golan di Eliad durante l’attacco. Secondo i militari, il drone era volato verso Israele da est, forse lanciato dall’Iraq, ed entrato nello spazio aereo israeliano dalla Siria.