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Rita Dalla Chiesa: “Mi sento devastata”. Nuovo sfogo a Cartabianca

Pubblicato: 25/09/2024 12:05

Non si placano le polemiche che hanno seguito le dichiarazioni di Rita Dalla Chiesa sui rapporti fra Giulio Andreotti e il padre della deputata di Fi, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso in un agguato in Sicilia nel 1982. Durante la trasmissione È sempre Cartabianca, la figlia del militare ha espresso un profondo malessere riguardo all’omicidio del padre, e ha ripreso il tema già sollevato in precedenza: le possibili regie politiche dietro l’omicidio avvenuto a Palermo, insinuando un coinvolgimento indiretto di figure politiche di spicco dell’epoca.

La Reazione della Famiglia Andreotti

Le parole di Rita Dalla Chiesa hanno innescato una dura reazione da parte della famiglia Andreotti. Il terzo figlio dell’ex Presidente del Consiglio, intervenendo a Cinque Minuti di Bruno Vespa, ha difeso la memoria dell’illustre genitore.

“Mio padre”, ha detto Stefano Andreotti, “quando il generale è andato a Palermo, gli ha consigliato di non fare il prefetto per poter avere maggiori poteri su tutta la gestione della lotta alla criminalità. Inoltre, ha sempre considerato Dalla Chiesa un grande uomo di Stato, soprattutto per la sua battaglia contro le Brigate Rosse”.

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La Replica di Rita Dalla Chiesa

Rita Dalla Chiesa, però, ha rilanciato con parole forti nel corso del talk show condotto da Bianca Berlinguer: “Ancora oggi mi sento devastata per quello che è successo. Non sappiamo ancora tutta la verità. Mio padre è stato lasciato solo: è arrivato a Palermo in nave e nessuno è andato a prenderlo”. Dalla Chiesa ha quindi voluto ribadire e sottolineare la mancanza di sostegno istituzionale, così come l’isolamento vissuto dal padre nei mesi precedenti al tragico attentato.

Un Alone di Mistero

La vicenda continua a suscitare polemiche e a dividere l’opinione pubblica su una delle pagine più drammatiche della storia italiana recente. Il dolore e il senso di ingiustizia che emergono dalle parole di Rita Dalla Chiesa sono come sale su una ferita aperta, perché il caso del generale è rimasto parzialmente avvolto in una coltre di nebbia che secondo la figlia della vittima non ha permesso di chiarirne tutti i controni.

Un dubbio espresso da molti, per esempio, è perché la mafia avrebbe voluto colpire Carlo Alberto Dalla Chiesa, che in Sicilia era arrivato da poco e quindi non aveva potuto compiere azioni tanto gravi (agli occhi della criminalità organizzata) da giustificare l’agguato. Tutte domande che secondo l’opinione di molti non hanno trovato ancora risposta, e che rischiano di restare per sempre avvolte nel mistero.

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Ultimo Aggiornamento: 25/09/2024 12:28