Vai al contenuto

Neonati sepolti, Chiara Petrolini in silenzio davanti al giudice. La famiglia: “Rispettate il nostro dolore”

Pubblicato: 26/09/2024 15:18

Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo accusata di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, è arrivata al Tribunale di Parma alle 14:25 accompagnata dal suo legale, l’avvocato Nicola Tria. La giovane si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di aver partorito e poi seppellito i corpi dei suoi due figli nel giardino dell’abitazione in cui viveva insieme ai genitori e al fratello, a Vignale di Traversetolo. “Rispettate il dolore della famiglia”, ha anche riferito l’avvocato.

L’udienza

Durante l’udienza, Chiara ha avuto la possibilità di rilasciare dichiarazioni spontanee e rispondere alle domande del magistrato, ma ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, rimanendo in silenzio. Si tratta di un caso che ha profondamente scosso la comunità locale e ha attirato l’attenzione mediatica a livello nazionale. Tuttavia, il suo avvocato, Nicola Tria, ha mantenuto una linea di riservatezza, evitando dichiarazioni pubbliche sul caso. “Non è il momento di parlare”, aveva detto Tria ai giornalisti nei giorni precedenti, ribadendo la necessità di attendere lo sviluppo delle indagini prima di fornire ulteriori dettagli.

Il prossimo passo del procedimento giudiziario prevede l’interrogatorio di garanzia davanti al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP), che sarà decisivo per valutare le misure cautelari e approfondire le responsabilità della giovane donna. La comunità attende con apprensione ulteriori sviluppi, mentre le indagini proseguono per chiarire i dettagli di una vicenda tanto tragica quanto inquietante.

Le parole dell’avvocato della famiglia Petrolini

«Colgo l’occasione per dire una cosa che mi preme: la famiglia tutta chiede che si rispetti in qualche modo la riservatezza di ciascuno dei suoi componenti, la sofferenza che questa vicenda ha causato e sta causando e che si rispetti anche il legittimo silenzio che hanno scelto di mantenere in questa vicenda. Una vicenda tragica da qualunque punto di vista la si voglia guardare e anche particolarmente complessa io credo». Nicola Tria, difensore di Chiara Petrolini, ha aggiunto questa dichiarazione a quelle rese ai giornalisti circa l’andamento dell’udienza.

La 21enne «ha parlato due volte con gli inquirenti – ha ribadito il legale – e non è escluso che lo faccia nuovamente. Ultima cosa, non ho intenzione di partecipare a processi paralleli sui media, di anticipare scelte o strategie difensive, sono fermamente convinto che al di là del clamore mediatico che c’è su questa vicenda e del valore del vostro lavoro – ha sottolineato riferendosi ai giornalisti – i processi si fanno in tribunale e quello è l’unico luogo esclusivo in cui si accertano le responsabilità e si ricostruiscono i fatti».

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 26/09/2024 16:23