Secondo il nuovo rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), le segnalazioni di sospette reazioni avverse ai vaccini sono diminuite del 39% nel 2022 rispetto all’anno precedente. È importante sottolineare che questi dati non includono i vaccini contro il Covid-19, che sono oggetto di altre pubblicazioni. Le segnalazioni riguardano una varietà di vaccini di routine somministrati in Italia.
Quali vaccini hanno più segnalazioni
I tassi più alti di segnalazione per sospette reazioni avverse nel 2022 sono stati registrati per i vaccini anti-meningococco B e C, come già avvenuto nel 2021. Anche i vaccini contro morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPR-V) hanno mostrato un tasso elevato di segnalazioni, seppur in calo rispetto all’anno precedente. Le segnalazioni più comuni hanno riguardato reazioni non gravi, come febbre, reazioni cutanee o irritabilità.
Reazioni gravi: dati e analisi
Solo una piccola percentuale delle segnalazioni riguarda eventi gravi. Secondo l’Aifa, il tasso di segnalazione per eventi gravi è pari a 2,8 segnalazioni ogni 100.000 dosi somministrate, ossia lo 0,003%. Anche i decessi segnalati sono rari: su 19 milioni di vaccinazioni, solo 7 casi hanno portato alla morte del paziente, ma in nessun caso è stato accertato un nesso di causalità con il vaccino.
Il processo di valutazione degli eventi avversi
Stabilire una correlazione tra un vaccino e un evento avverso è un processo complesso, che richiede l’analisi di vari fattori clinici e farmacologici. Non basta che l’evento si verifichi dopo la vaccinazione per attribuire una responsabilità diretta. La tempistica e lo stato di salute del paziente sono elementi fondamentali da considerare.
In conclusione, i vaccini si confermano sicuri, con un rapporto rischio-beneficio nettamente a favore della vaccinazione. I tassi di segnalazione, soprattutto per eventi gravi, rimangono estremamente bassi e non vi sono state allerte di sicurezza che suggeriscano un impatto negativo sui benefici complessivi delle vaccinazioni.