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Zelensky nei guai: il “piano per la vittoria” non convince gli Usa. E Trump lo “scarica”

Pubblicato: 26/09/2024 14:13

Non ci sono grandi notizie per il Presidente Ucraino Zelensky, in visita a Washington per presentare il suo “piano per la vittoria” nella guerra alla Russia. Anche se Joe Biden ha annunciato nuovi aiuti a Kiev, l’amministrazione americana ha espresso forti perplessità riguardo al cosiddetto al progetto del leader ucraino.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, alcuni funzionari statunitensi ritengono che la proposta di Zelensky manchi di una strategia globale. La preoccupazione è che il piano si riduca a una semplice richiesta di ulteriori armi, inclusa la revoca delle restrizioni sui missili a lungo raggio, senza offrire una visione chiara per la risoluzione del conflitto con la Russia.

“Niente di nuovo”

“Non sono impressionato, non c’è niente di nuovo”, ha dichiarato uno degli alti funzionari della Casa Bianca. Oggi Zelensky presenterà il suo progetto al presidente Biden e alla vicepresidente Harris, cercando di ottenere un maggiore sostegno internazionale.

Tuttavia, le resistenze sembrano ancora forti, soprattutto in merito alla proposta del Pentagono di inviare munizioni al fosforo bianco all’Ucraina, una decisione respinta dalla Casa Bianca nonostante le raccomandazioni degli alti funzionari del Dipartimento della Difesa.

Le dichiarazioni di Donald Trump

Mentre sono in corso le manovre diplomatiche presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Donald Trump è intervenuto sia sul fronte mediorientale che su quello ucraino. E ha rilasciato dichiarazioni molto forti, come sua abitudine. Durante un comizio in North Carolina, l’ex presidente ha attaccato duramente l’Iran, che secondo l’intelligence sarebbe coinvolto in un piano di eliminazine fisica del candidato repubblicano.

“Se fossi presidente”, ha detto The Donald, con un riferimento per nulla velato agli attuali inquilini della Casa Bianca, “distruggerei l’Iran se attaccasse un candidato alla presidenza Usa”. Trump ha spiegato che in caso di minacce concrete contro un candidato, se fosse stato Presidente avrebbe informato Teheran: “Se fate qualcosa contro questa persona, faremo saltare in mille pezzi le vostre città più grandi e il Paese stesso”.

“Sono amico di Putin, è una cosa buona”

Sul conflitto in Ucraina, Trump ha mostrato una posizione diversa rispetto all’attuale amministrazione Biden. “Sono un grande amico di Putin, e questa è una cosa buona”, ha dichiarato, ribadendo che se fosse stato ancora alla Casa Bianca, “non sarebbe mai scoppiata la guerra in Ucraina”.

Trump ha anche criticato aspramente l’approccio dell’amministrazione democratica, affermando: “Biden e Harris hanno ricoperto Zelensky di soldi americani, ma il Paese è stato distrutto e non basterà tutto il denaro del mondo per ricostruirlo”. Il tycoon ha inoltre accusato i democratici di voler “inviare soldati Usa a combattere in Ucraina”, una mossa che, secondo lui, sarebbe disastrosa per il Paese.

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