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Chiara Petrolini, svolta sul suo passato: era stata violentata

Pubblicato: 28/09/2024 07:22

La vicenda di Chiara Petrolini, la studentessa 21enne accusata di omicidio volontario premeditato e dell’occultamento di due neonati, si arricchisce di un possibile elemento oscuro nel suo passato. Secondo le indagini condotte dalla Procura di Parma e dai Carabinieri, potrebbe emergere un episodio di violenza sessuale mai denunciato, che risale a circa due anni fa. Questo trauma, che Chiara non avrebbe condiviso nemmeno con i genitori, potrebbe aver influenzato il drammatico percorso che l’ha portata agli arresti domiciliari.
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Un passato non raccontato

L’ipotesi di una violenza non denunciata è stata ricostruita attraverso testimonianze raccolte dagli inquirenti, provenienti da persone vicine alla giovane. L’aggressione sarebbe avvenuta dopo una serata tra amici, pochi mesi prima che la ragazza rimanesse incinta per la prima volta. Il presunto aggressore, già identificato, sarà presto ascoltato dalle autorità. Tuttavia, essendo passato oltre un anno dall’episodio, la legge non consente più di procedere penalmente.

Nelle sue dichiarazioni spontanee, Chiara non ha fatto alcun riferimento a questo episodio, ma non è escluso che, in future dichiarazioni, possa fornire dettagli o confermare la vicenda.

L’indagine sui neonati e il profilo psicologico

Le indagini sulla morte dei due neonati, trovati sepolti nel giardino della villa della famiglia Petrolini a Vignale di Traversetolo, si stanno concentrando sulla costruzione di un profilo psicologico della ragazza. Un team di psicologi e criminologi è stato incaricato di indagare sul movente che ha portato Chiara a compiere, secondo le indagini, queste azioni da sola.

Gli investigatori stanno anche verificando le immagini delle farmacie di Traversetolo e dintorni, per controllare se Chiara abbia acquistato farmaci che potessero indurre il parto. Al centro delle indagini vi sono anche centinaia di ricerche effettuate dalla ragazza sul proprio telefono, relative a come accelerare il travaglio e alla sindrome alcolica fetale, che potrebbe ostacolare lo sviluppo del feto o causare un aborto.

I viaggi e la famiglia

Due giorni dopo aver seppellito il secondo neonato, Chiara è partita con i genitori per New York, come dimostrano i filmati delle telecamere dell’aeroporto. Attualmente è in corso l’analisi dei cellulari dei genitori della ragazza, ancora indagati. Se dai dispositivi non emergeranno elementi di complicità, il procedimento contro di loro potrebbe essere archiviato.

Chiara, tornata dagli Stati Uniti, ora vive in una casa in affitto con i genitori, mentre il fratello minore è stato affidato a una parente per proteggerlo da questa difficile situazione familiare.

Un’indagine complessa

Il caso rimane aperto e complesso. Le indagini, coordinate dal procuratore di Parma Alfonso D’Avino, cercano di far luce su tutti gli aspetti legati alla vita di Chiara Petrolini, e in particolare sul possibile ruolo che la violenza subita in passato potrebbe aver giocato in questa tragica vicenda.

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Ultimo Aggiornamento: 28/09/2024 18:23