Ha tentato tante volte di raggiungere quel titolo che tanto sognava, avvicinandosi in più occasioni senza mai riuscirci. Ma quest’anno tutto sembrava finalmente nelle sue mani, fino a quando un tragico destino ha spezzato una storia meravigliosa troppo presto. Luca Salvadori ha lasciato un vuoto immenso, difficile da colmare.
Nonostante la tragedia, Luca continua a vincere anche da lassù. Con un ampio vantaggio sui suoi avversari in classifica, grazie anche allo splendido gesto del suo rivale Filippo Rovelli e del team Pistard, che hanno scelto di ritirarsi per permettere a Luca di conquistare il titolo. Questo straordinario atto di sportività ha confermato il trionfo di Salvadori, ormai campione del National Trophy 1000 con una gara d’anticipo.
Il risultato si è consolidato con il decimo posto di Alessandro Andreozzi a Imola, l’unico pilota ancora in lotta per il titolo. Così, nel giorno in cui il suo iconico numero 23 è stato ritirato per sempre, Luca è diventato ufficialmente campione. Un trionfo che, però, lascia l’amaro in bocca per l’assenza di quei festeggiamenti a cui ci aveva abituato con i suoi video e la sua gioia.
Il mondo del motorsport oggi appare un po’ più vuoto senza di lui, ma ciò che rimane, più di ogni altra cosa, è il segno indelebile che Luca ha lasciato in questo sport. Un campione che continuerà a vivere nei cuori degli appassionati, anche dopo la sua scomparsa.