C’è una novità riguardo la posizione dello Stato italiano sugli obblighi vaccinali contro il Covid-19, considerati da alcuni come una forma di abuso di potere. La protagonista di questa storia, l’avvocato Elisa Pavanello, si trovò a dover fronteggiare un procedimento sanzionatorio per non aver rispettato l’obbligo vaccinale imposto dal governo Draghi nel marzo 2022. Dopo aver presentato le proprie obiezioni, la sanzione di 100 euro che le era stata inflitta venne successivamente annullata da un giudice di pace, in quanto non sussisteva l’inadempienza.
L’aspetto più significativo di questa vicenda è l’atto formale del ministero della Salute che, nel settembre 2024, riconosce l’illegittimità delle sanzioni e annulla l’obbligo vaccinale per i soggetti che non si erano conformati, sottolineando l’insussistenza dell’inadempienza. Questo gesto rappresenta un cambio di rotta da parte dello Stato e sembra avallare il sentimento di moltissimi cittadini che percepiscono gli obblighi vaccinali come ingiusti. La comunicazione del ministero della Salute non fornisce una motivazione dettagliata per l’annullamento, ma si limita a riferire alla sentenza che ha stabilito l’insussistenza dell’obbligo. Una storia controversa che ben esplica però, quanto siano poco chiare le norme riguardo l’obbligo.