
La “Ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer, custodita al museo Mauritshuis dell’Aia, continua a incantare gli spettatori da secoli. Recentemente, gli scienziati hanno cercato di capire il motivo di tale fascino, analizzando le reazioni del cervello di chi osserva il celebre dipinto. “Continui a guardarla, e perché? I tuoi occhi seguono i suoi occhi, la sua bocca e la perla. Quindi, c’è una sorta di triangolo”, ha spiegato la direttrice del museo, Martine Gosselink, sottolineando come l’opera catturi l’attenzione in un modo unico e coinvolgente.
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Un segreto pazzesco
Il dipinto, noto anche come Ragazza col turbante, è stato realizzato da Jan Vermeer intorno al 1665-1666 e misura 44,5×39 cm. L’opera è considerata una delle più importanti dell’artista olandese, tanto da essere soprannominata la “Monna Lisa olandese”. Il suo fascino è stato ulteriormente amplificato grazie al successo del romanzo e del film del 2003, che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
La Ragazza con l’orecchino di perla colpisce per la sua semplicità e per l’enigmatico sguardo della protagonista, un’immagine che sembra interagire direttamente con chi la osserva. Questo legame visivo, insieme all’uso sapiente della luce e dei dettagli come la perla, contribuisce a creare un’esperienza visiva straordinaria e senza tempo, che continua a richiamare visitatori da ogni parte del mondo.