
Il governo di Giorgia Meloni ha deciso di riallineare le accise sul diesel a quelle della benzina, che sono più alte, e quindi di aumentarle. La nuova norma vale 3 miliardi e 100 milioni di euro. Un bel gruzzoletto utile per le coperture della prossima legge di Bilancio. Ma, così facendo, la Meloni sconfessa apertamente quanto dichiarava in un video pubblicato sui social nel 2019, quando prometteva agli italiani che secondo lei quelle accise dovevano essere proprio abolite. Video che tornato ad essere virale in queste ore.
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Il video della Meloni del 2019
“Noi pretendiamo che le accise vengano progressivamente abolite. Su 50 euro, 15 vanno alla benzina e al benzinaio, mentre 35 vanno allo Stato tra Iva e le famose accise sulla benzina. Una vergogna ”, diceva Giorgia Meloni nel video realizzato nel 2019, che la immortalava a bordo di una macchina in una stazione di servizio.
Rinfreschiamo la #memoria a tutti gli #italioti che l’hanno #votata…disse che “ le #accise sono uno schifo…e che andavano progressivamente #abolite”…se se…come non?! Le ha #aumentate !!! #MeloniBugiarda #Meloni_è_poca_cosa pic.twitter.com/gHgqGRI2Q5
— MarcelloLopez 🏳️🌈 (@PiramideRossa) October 3, 2024
Oggi, invece, il Piano strutturale di bilancio 2025-2029, il documento che inquadra la politica economica dei prossimi anni, prevede l’esatto contrario: l’aumento delle accise anche sul diesel che attualmente sono di 63 centesimi al litro a fronte dei 72 della benzina.

“Si rischia una stangata da 3,1 miliardi sugli automobilisti. – denuncia il presidente di Assoutenti Gabriele Melluso – Solo nel 2023 gli italiani hanno pagato un totale di 38 miliardi di euro a causa della tassazione (Iva e accise) che grava sui carburanti venduti in Italia”.