Un sacerdote è stato arrestato e posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di una donna ospitata in una casa di accoglienza a Messina. Le indagini sono state avviate dalla sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura di Messina, dopo che la vittima ha denunciato episodi di abuso che si sarebbero verificati all’interno della struttura.
Leggi anche: Sassari, potente nubifragio: in 4 ore caduti 55,6 di pioggia
Leggi anche: Abusi sessuali sulla figlia minorenne della convivente: arrestato un uomo
Prete agli arresti domiciliari
Secondo quanto riportato dalla procura, “Il Gip, ritenendo sussistente una piattaforma indiziaria grave (costituita da testimonianze, acquisizioni documentali e sopralluoghi) di colpevolezza e un concreto rischio di reiterazione del reato, ha quindi disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari”. Questo suggerisce che gli elementi raccolti finora siano abbastanza solidi da giustificare un provvedimento restrittivo nei confronti del sacerdote.
I fatti risalirebbero all’estate del 2022, quando, secondo le prime informazioni disponibili, il sacerdote avrebbe sfruttato la condizione di vulnerabilità della vittima, una giovane donna extracomunitaria appena arrivata in Italia. Approfittando della situazione, l’uomo avrebbe costretto la donna a subire atti sessuali.
Le autorità stanno continuando a indagare sulla vicenda per chiarire tutti i dettagli. L’accusa si basa su una serie di prove, tra cui testimonianze di persone a conoscenza dei fatti e documentazione raccolta dagli inquirenti, oltre ai sopralluoghi effettuati nella struttura. Il rischio che il sacerdote possa ripetere tali condotte ha reso necessaria l’applicazione di una misura cautelare più severa, come quella degli arresti domiciliari.
La vicenda ha suscitato grande attenzione pubblica, soprattutto per il coinvolgimento di un esponente del clero in un caso così delicato. Anche se le indagini sono ancora in corso, il caso mette in luce la necessità di vigilare con attenzione su situazioni di fragilità, come quelle che spesso coinvolgono persone vulnerabili in case di accoglienza. L’evolversi dell’indagine determinerà ulteriormente la responsabilità dell’accusato e le eventuali conseguenze penali che dovrà affrontare.