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Virus Marburg, isolate due persone. Bassetti: “Pericolosissimo, simile a Ebola”

Pubblicato: 03/10/2024 12:21

Nella stazione centrale di Amburgo, Germania, si è vissuto un momento di grande preoccupazione quando una banchina è stata isolata per diverse ore, con squadre di polizia e vigili del fuoco che sono intervenuti immediatamente. L’operazione, che ha comportato la chiusura del binario fino alla fine delle procedure di sicurezza, è scattata in seguito a un allarme legato al virus Marburg, sotto i riflettori internazionali dopo il recente focolaio segnalato in Ruanda.

Il virus Marburg, altamente virulento e simile all’Ebola, è al centro dell’attenzione sanitaria mondiale dopo che il Ruanda ha riportato il suo primo focolaio a fine settembre. Il Paese africano ha confermato 26 casi e 8 decessi, con la maggior parte dei contagi che riguardano operatori sanitari di due strutture a Kigali. Proprio a causa di questa emergenza, le autorità tedesche hanno attivato il protocollo di sicurezza sanitaria quando un passeggero, un giovane di 26 anni proveniente dal Ruanda, ha mostrato sintomi preoccupanti durante il viaggio in treno.

In Ruanda è attualmente in corso un’epidemia che ha già causato 11 morti e lo studente aveva prestato servizio in un ospedale dove erano stati curati alcuni pazienti affetti dall’infezione.

Il sospetto caso: un passeggero con sintomi influenzali

Il giovane, uno studente di Medicina, e la sua fidanzata hanno iniziato a manifestare sintomi simili all’influenza su un treno ad alta velocità partito da Francoforte. Entrambi erano recentemente arrivati in Germania dal Ruanda, e il ragazzo avrebbe assistito un paziente affetto da una malattia infettiva nel Paese africano. Le autorità tedesche, allarmate dal possibile collegamento con il focolaio di Marburg, non hanno perso tempo. La coppia è stata prontamente portata in una clinica specialistica per ulteriori accertamenti, con tutte le precauzioni necessarie.

Il virus di Marburg: una minaccia virale seria

Il virus Marburg è noto per la sua gravità: causa febbre emorragica e ha un tasso di mortalità elevato, con sintomi simili a quelli del virus Ebola. Attualmente, non esistono vaccini o cure specifiche contro questa malattia. Il trattamento consiste principalmente in cure di supporto per migliorare la sopravvivenza dei pazienti. A sottolineare l’urgenza della situazione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito il rischio di diffusione molto alto a livello nazionale in Ruanda, alto a livello regionale e basso a livello globale, ma l’allerta resta elevata.

Il focolaio in Ruanda e le misure preventive

In Ruanda, il governo e le autorità sanitarie stanno cercando di contenere l’epidemia. Oltre 300 persone, contatti dei casi confermati, sono attualmente sotto sorveglianza. Il virus, che si trasmette attraverso il contatto diretto con fluidi corporei infetti, rende necessario un attento tracciamento dei contatti e misure preventive rigorose per evitare una diffusione più ampia.

Le conseguenze dell’allarme ad Amburgo

Mentre la situazione ad Amburgo sembra essere sotto controllo, l’episodio mette in evidenza quanto siano critici i controlli sanitari internazionali in un mondo sempre più globalizzato. La prontezza della risposta delle autorità tedesche ha permesso di gestire rapidamente il potenziale rischio, evitando panico tra i cittadini. I risultati degli esami sulla coppia saranno cruciali per determinare se si tratti effettivamente di un caso di Marburg o se i sintomi siano legati ad altre cause.

L’allarme Marburg ad Amburgo sottolinea la fragilità del sistema globale di salute pubblica di fronte a virus altamente infettivi come questo. Con il focolaio in Ruanda ancora in corso e la mobilità internazionale che facilita la diffusione delle malattie, la collaborazione tra paesi e la rapidità di risposta sono fondamentali per prevenire epidemie su larga scala. Resta alta l’attenzione su eventuali nuovi sviluppi sia in Germania che nel resto d’Europa.

Le parole di Bassetti

Sul virus Marburg si è espresso l’infettivologo Matteo Bassetti: “Il Covid è l’ultimo dei problemi infettivologici del mondo in questo momento. Ci sono problemi importanti non tanto per la Mers, che in qualche modo è un virus che fortunatamente è rimasto sempre limitato a quell’area Mediorientale e abbiamo sempre dei casi ogni anno, ma mi fa molto più paura che il virus Marburg sia arrivato in Europa ad Amburgo attraverso uno studente di Medicina che poi ha viaggiato su un treno”.

Le parole di Bassetti Sul virus Marburg si è espresso l’infettivologo Matteo Bassetti, dell’ospedale San Martino di Genova, intervendo sull’alter diffuso dall’Onu sul caso umano di sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus (Mers) in Arabia Saudita e sull’intervento alla stazione centrale di Amburgo, in Germania, isolata per diverse ore, per l’allarme di un caso Marburg. «Il Covid è l’ultimo dei problemi infettivologici del mondo in questo momento. Ci sono problemi importanti non tanto per la Mers, che in qualche modo è un virus che fortunatamente è rimasto sempre limitato a quell’area Mediorientale e abbiamo sempre dei casi ogni anno, ma mi fa molto più paura che il virus Marburg sia arrivato in Europa ad Amburgo attraverso uno studente di Medicina che poi ha viaggiato su un treno».

“Ci auguriamo che non si sia infettato nessun passeggero con il virus di Marburg: mi viene in mente un film come ‘Cassandra Crossing’ dove un treno intero era contagiato da un misterioso virus. Speriamo che le notizie che arrivano da Amburgo siano positive e sia stato un falso allarme e non ci sia un focolaio”. Il focolaio di Marburg “in diverse zone dell’Africa preoccupa perché è un virus che somiglia ad Ebola, con febbre emorragica e mortalità molto alta”, conclude Bassetti.

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Ultimo Aggiornamento: 03/10/2024 16:14

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