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Fedez, il testimone sul caso Iovino: “Disse ‘io sono di Rozzano, lo ammazzo”

Pubblicato: 04/10/2024 22:24

Le luci soffuse della discoteca milanese The Club hanno fatto da sfondo, lo scorso 22 aprile, a una rissa che ha visto protagonista Fedez, nome d’arte del rapper Federico Lucia, e Cristiano Iovino, personal trainer noto nel mondo dei vip. Secondo i racconti forniti dagli addetti alla sicurezza e altri testimoni, l’alterco ha portato a momenti di alta tensione, culminati con l’uscita di Iovino dal locale con il volto insanguinato, mentre Fedez, visibilmente agitato, si trovava ancora all’interno della discoteca.

Le parole pronunciate dal rapper nel corso della lite hanno attirato particolarmente l’attenzione: “Lasciatemi stare, lasciatemi stare che l’ammazzo, che io sono di Rozzano,” avrebbe detto Fedez secondo le testimonianze raccolte dalla polizia. Queste frasi e altri dettagli dell’incidente sono diventati elementi centrali di un’inchiesta ben più ampia che ha portato alla decapitazione dei vertici delle curve di Milan e Inter, nell’operazione Doppia Curva condotta dalla DDA di Milano.

La dinamica della rissa

Secondo le ricostruzioni, Fedez era arrivato al The Club poco dopo la mezzanotte, accompagnato da alcuni amici, tra cui il rapper Taxi B. Il gruppo ha trascorso un paio d’ore nel locale prima che la tensione esplodesse. La lite, che sembrerebbe essere legata a una disputa personale, probabilmente per questioni sentimentali, ha visto coinvolti Fedez e Iovino.

Iovino, secondo quanto riportato, ha lasciato il locale scortato dagli addetti alla sicurezza, “con il volto sporco di sangue“. Un buttafuori ha poi raccontato di aver visto Fedez, molto agitato, mentre urlava e cercava di spiegare che Iovino avrebbe aggredito uno dei suoi amici. La situazione è degenerata al punto che la sicurezza del locale ha dovuto sollevare Fedez di peso per portarlo fuori. Uno degli amici del rapper, Christian Rosiello – noto per essere stato coinvolto nell’indagine sul tifo organizzato – era altrettanto nervoso, temendo che qualcuno potesse aggredire Fedez in sua assenza.

Il comportamento di Fedez fuori dal locale

Una volta all’esterno, secondo le testimonianze raccolte dalla polizia, Fedez avrebbe continuato a urlare contro gli addetti alla sicurezza, minacciando Iovino con la frase “Lasciatemi stare, lasciatemi stare che l’ammazzo che io sono di Rozzano”. Tuttavia, il cantante si sarebbe poi calmato dopo aver notato alcune persone che lo filmavano con i telefoni. “Si è messo a ridere guardando quei ragazzi, credo fossero asiatici”, ha dichiarato uno degli addetti alla sicurezza.

Il collegamento con l’inchiesta “Doppia Curva”

L’episodio della rissa al The Club non è rimasto un caso isolato, ma si inserisce in un quadro investigativo più ampio che coinvolge alcuni dei personaggi più controversi del mondo del tifo organizzato milanese. Fedez, infatti, è stato riconosciuto poco dopo l’incidente anche davanti all’abitazione di Iovino. Ma non è tutto: negli atti dell’inchiesta il rapper compare in alcune fotografie che lo ritraggono mentre, accompagnato dalla sua guardia del corpo Islam Hagag, noto come “Alex Cologno” (finito in manette nell’indagine sulle tifoserie), si reca in Ferrari a casa di Luca Lucci, capo ultrà della curva Sud del Milan, anche lui arrestato nell’ambito dell’inchiesta Doppia Curva.

Le conseguenze legali per Fedez

A seguito della rissa, Fedez è stato denunciato per rissa, e la sua presenza nel contesto delle indagini su ambienti legati al tifo organizzato ha sollevato ulteriori interrogativi. Anche se la vicenda del The Club potrebbe sembrare un episodio isolato di tensione personale, il suo coinvolgimento con personaggi come Lucci e Cologno lo ha catapultato in uno scenario ben più complesso e delicato.

L’indagine Doppia Curva sta portando alla luce un mondo fatto di connessioni oscure tra tifo organizzato, crimine e affari, e il nome di Fedez, celebre soprattutto per il suo impegno nella musica e nelle battaglie sociali, è ora associato a una delle inchieste più discusse degli ultimi anni.

Restano da chiarire i dettagli della rissa e il ruolo preciso del rapper in questa vicenda, ma ciò che è certo è che l’episodio di quella notte al The Club ha aperto un nuovo capitolo, intrecciando il suo nome con personaggi legati al mondo ultrà milanese.

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