
Khamenei ha guidato la cerimonia di commemorazione per Nasrallah e poi la pregheria del venerdì da Mosalla, il quartiere di Teheran dove c’è la grande moschea dell’imam Khomeini, usata per funzioni religiose e le cerimonie più importanti. La guida suprema dell’Iran ha parlato dal terrazzo, una struttura più alta rispetto alla piazza gremita e meno esposta. Le misure di sicurezza intorno a Khamenei sono state rafforzate nelle ultime settimane: dopo l’omicidio di Nasrallah è stato portato in un luogo sicuro.
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“L’azione intrapresa dalle nostre forze armate è stata solo una piccola azione rispetto ai crimini commessi dal regime israeliano”, “se necessario, in futuro, colpiremo di nuovo il regime israeliano” ha detto la guida suprema della Repubblica islamica dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, durante il sermone della preghiera del venerdì nella grande moschea di Teheran. Khamenei si è rivolto alla folla leggendo il suo breve discorso in piedi tenendo accanto un fucile, immagine fortissima e che ha fatto subito schizzare alle stelle la tensione.
“Ogni Nazione ha diritto all’autodifesa contro gli aggressori” ha poi aggiunto li Khameni, nel suo intervento diffuso dall’iraniana Press Tv. La preghiera è stata preceduta da una “cerimonia di commemorazione” in ricordo di Hasan Nasrallah, il leader degli Hezbollah libanesi ucciso una settimana fa in un raid israeliano a Beirut.