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Medio Oriente, Meloni chiama Schlein: “Serve unità nazionale”

Pubblicato: 04/10/2024 10:00

La tensione crescente tra Israele e Iran sta spingendo i vertici della politica italiana a cercare una coesione d’intenti interna. Come riferisce Tommaso Ciriaco su Repubblica, ieri c’è stata una importante telefonata durante la quale tra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein hanno discusso della necessità di unire le forze per affrontare le difficoltà che si prospettano. “Serve unità e coesione nazionale”, la richiesta di Meloni, “le prossime settimane saranno pesanti, maggioranza e opposizione devono collaborare nell’interesse del Paese“.

La minaccia di un conflitto profondo

Il contesto è ovviamente legato alla crisi tra Israele e l’Iran, che rischia di sfociare in un conflitto più ampio e devastante. Meloni, durante il G7, ha ricevuto informazioni da Joe Biden su un possibile attacco israeliano contro infrastrutture civili e militari in Iran. I probabili obiettivi sarebbero come aeroporti, raffinerie e siti legati al programma nucleare. Israele sembra intenzionato a colpire molto duramente, rendendo la situazione particolarmente delicata.

La proposta di Schlein e l’accento sul cessate il fuoco

Elly Schlein si è dichiarata aperta al dialogo, ma ha anche proposto di intraprendere un’iniziativa diplomatica insieme a Emmanuel Macron per prevenire un conflitto totale in Libano, dove la situazione è altrettanto preoccupante. La segretaria del Pd ha insistito sulla necessità di un cessate il fuoco, sottolineando che l’Italia dovrebbe mostrarsi più critica nei confronti di Israele. Questo tema era già stato sollevato due giorni prima dall’esponente piddino Peppe Provenzano, che aveva criticato la linea del ministro degli Esteri Antonio Tajani per le sue “omissioni” sugli attacchi a Gaza e Beirut.

La trattativa politica

Meloni ha a sua volta riconosciuto l’importanza di un approccio diplomatico. Ma ha anche chiarito alla leader del Pd che un ritiro dalla missione Unifil in Libano non può avvenire unilateralmente. In una situazione internazionale in cui i rischi di allargamento della guerra sono all’ordine del giorno, la Presidente del Consiglio non esclude eventuali passi verso le opposizioni. Con la consapevolezza che la crisi potrebbe diventare talmente grave, anche se già lo è, da spingere tutte le forze politiche verso una linea di unità nazionale.

Verso una possibile convergenza

Schlein ha a sua volta suggerito alla leader di Fratelli d’Italia di lanciare segnali concreti a livello diplomatico come presidente del G7, evidenziando la necessità di assumere un ruolo attivo in Medio Oriente. Anche se la segretaria del Pd rimane cauta, è evidente che le due leader riconoscono la necessità di trovare un terreno comune. La possibilità di convergenza su alcune mozioni, come già avvenuto in passato, non è esclusa, soprattutto se la situazione dovesse precipitare ulteriormente.

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