
Deveca Rose, la madre dei quattro bambini deceduti nel terribile incendio scoppiato nel dicembre 2021 a Sutton, nel sud di Londra, è stata condannata per omicidio colposo e abbandono di minori. La Old Bailey, il tribunale più prestigioso della capitale britannica, l’ha assolta dall’accusa di crudeltà sui minori. La sentenza definitiva è stata rinviata al 15 novembre, e fino ad allora Rose resterà in libertà su cauzione.
La tragedia: quattro vite spezzate
L’incendio, avvenuto il 16 dicembre 2021, ha provocato la morte di due coppie di gemelli di tre e quattro anni. Secondo la ricostruzione del procuratore Kate Lumsdon, quel giorno Deveca Rose aveva lasciato i figli da soli nella loro abitazione per andare a fare la spesa in un supermercato Sainsbury’s. Durante la sua assenza, l’abitazione è stata avvolta dalle fiamme. I vicini, allarmati dalle urla e dal fumo, hanno cercato di intervenire, ma hanno trovato la porta chiusa a chiave dall’interno.
Un vicino ha tentato disperatamente di sfondare la porta, ma l’incendio si era ormai diffuso al punto da rendere impossibile l’accesso. Quando i vigili del fuoco sono giunti sul posto, hanno lottato contro le fiamme per cercare di salvare i bambini. Nonostante il loro intervento tempestivo, i piccoli sono stati dichiarati morti in ospedale poco dopo essere stati portati via dalla casa in fiamme.
Il processo e le accuse
Deveca Rose è stata arrestata direttamente in ospedale, dove aveva appreso della morte dei suoi figli. In un momento di disperazione, avrebbe esclamato: “I miei figli sono appena morti e mi stanno arrestando”. Durante il processo, la donna ha dichiarato di aver lasciato i bambini sotto la supervisione di un’amica, una certa “Jade”, ma le indagini non hanno trovato alcuna traccia di questa persona. Il pubblico ministero ha infatti spiegato che le ricerche approfondite hanno portato alla conclusione che “Jade o non esisteva, o non aveva avuto alcun ruolo negli eventi di quella tragica serata”.
La vicenda ha rivelato ulteriori dettagli inquietanti: i bambini erano già noti ai servizi sociali, ma il loro caso era stato chiuso solo tre mesi prima della tragedia. Alcuni membri della famiglia paterna avevano manifestato preoccupazioni per le condizioni in cui vivevano i piccoli, ma tali avvertimenti non avevano portato a ulteriori interventi. La nonna paterna, durante il processo, ha ammesso di non aver potuto visitare spesso i nipoti poiché Deveca Rose era molto cauta nel farla entrare in casa.
Il dolore di una madre
Nonostante le accuse, Deveca Rose ha sempre parlato pubblicamente del suo profondo dolore per la perdita dei figli. In un’intervista rilasciata al Times, ha espresso la sua devastazione, dicendo: “Bryson, Kyson, Logan e Leyton erano i miei ragazzi, erano la mia vita, erano tutto per me. È tutto così surreale”. Le sue parole riflettono il vuoto e la disperazione di una madre che ha perso tutto in un tragico incidente che ha sconvolto l’intera comunità.
La tragedia di Sutton ha lasciato una ferita profonda nel cuore della comunità e nelle vite di coloro che conoscevano i quattro piccoli gemelli. Il processo ha portato alla luce le dinamiche di una famiglia già in difficoltà, con accuse di abbandono e un fallimento nei meccanismi di protezione dei bambini. Ora, con la condanna per omicidio colposo e abbandono di minori, Deveca Rose attende la sentenza finale, mentre il ricordo di quei quattro bambini continua a pesare come un doloroso monito.