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Big della tecnologia e sovranità dei governi. Un problema da affrontare

Pubblicato: 05/10/2024 12:14

La crescente influenza delle grandi aziende tecnologiche, guidate da figure come Elon Musk e Mark Zuckerberg, sta creando serie preoccupazioni sulla perdita di sovranità dei governi democratici. È necessario un intervento politico deciso per contrastare questo fenomeno, così da recuperare il controllo sulle tecnologie. L’impatto dei monopolisti del Web ha infatti è infatti un tema di interesse pubblico che riguarda tutti i cittadini e il corretto funzionamento della democrazia.

Il lobbismo di Big Tech e il ruolo della politica

Luca Angelini sul Corriere della Sera, ha sottolineato come sia fondamentale che la politica prenda coscienza della portata del problema e inizi a trovare soluzioni per fronteggiare il lobbismo di Big Tech, rappresentato da “guru seducenti (e sedicenti) come Elon Musk”. Va sottolineato che il problema non riguarda solo Musk, troppo facile prendersela con il “non allineato” di turno, ma tutti i guru dei Big Tech.

Anche Marietje Schaake, ex eurodeputata olandese e autrice del libro The Tech Coup: How to Save Democracy From Silicon Valley, ha lanciato l’allarme: “I governi democratici hanno perso il loro primato nel mondo digitale. Le aziende private e i loro dirigenti sono, invece, sempre più al comando”. Schaake ha evidenziato come la crescente dipendenza delle società dalle aziende tecnologiche abbia permesso a queste ultime di acquisire un potere sproporzionato.

Elon Musk

Il caso brasiliano e la lotta per la sovranità digitale

Un esempio emblematico di questa dinamica è il recente braccio di ferro tra Elon Musk e la Corte suprema brasiliana, che ha bloccato la piattaforma X per il rifiuto di cancellare account legati alla diffusione di fake news e per la mancata nomina di un rappresentante legale della piattaforma in Brasile. Secondo Schaake, questo caso rappresenta la prova di quanto afferma nel suo libro: le aziende tecnologiche hanno assunto un controllo sempre maggiore, mentre i governi democratici hanno visto indebolirsi la loro capacità di regolamentazione.

L’ex parlamentare europea evidenzia anche un’opportunità: “Le autorità democratiche possono rivendicare la propria sovranità e affermarsi efficacemente nel campo della tecnologia, se scelgono di usare i muscoli”. Il potere di creare e far rispettare le leggi rimane nelle mani dei governi, come dimostrato anche dall’arresto di Pavel Durov, fondatore di Telegram, in Francia. Questi segnali, afferma Schaake, indicano che “l’era dell’impunità dei social media sta giungendo al termine nel mondo democratico”.

La necessità di regolamentare la tecnologia

L’ascesa di Big Tech non riguarda solo Musk o Zuckerberg, ma l’intero ecosistema delle aziende tecnologiche che operano in aree grigie legali. Come afferma Schaake, è imperativo che i governi agiscano per “ridurre la loro eccessiva dipendenza da potenti aziende tecnologiche”. Ciò richiede non solo la creazione di regimi normativi efficaci, ma anche la ricostruzione delle competenze tecnologiche all’interno delle istituzioni pubbliche.

La politica olandese conclude sottolineando che, se la democrazia vuole sopravvivere, i leader devono “combattere a viso aperto questo golpe” e chiedere alle aziende tecnologiche di rendere conto in modo tangibile delle loro azioni. La sovranità tecnologica diventa quindi un imperativo per il futuro degli Stati. E deve diventare un tema predominante nell’azione dei governi garantire che la tecnologia non sia guidata esclusivamente dagli interessi privati di poche, potenti aziende.

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