La morte della psicoterapeuta Letizia Giordani, 72 anni, avvenuta nella notte tra sabato e domenica in un campo a Foiano della Chiana (Arezzo), è stata causata da un omicidio. La donna è stata trovata con una profonda ferita alla testa. Nelle ultime ore avrebbe confessato agli inquirenti l’omicidio dell’ex suocera, il pakistano di 37 anni, Irfan Rana Mohamed, bloccato dai carabinieri di Cortona e ora sottoposto a fermo per omicidio volontario
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Rete di frequentazioni sotto la lente degli investigatori
Il ritrovamento del corpo e il ruolo del marito
I particolari della morte di Letizia Giordani
La sera del ritrovamento, il marito, un artista canadese, aveva contattato la figlia, residente all’estero, esprimendo preoccupazione per il mancato rientro a casa della moglie. È stata proprio la figlia a chiamare il 112Nue, dando il via alle ricerche, che si sono concluse con il rinvenimento del cadavere in un campo di proprietà della famiglia. Il corpo giaceva steso sull’erba, circondato da sangue, con una ferita evidente alla testa.
Mohamed era l’ex fidanzato della figlia della vittima e stava soggiornando a casa di Letizia Girolami e del marito in attesa di trovare una sistemazione.
Negli ultimi tempi, pare che ci fossero tensioni tra la famiglia e l’uomo, che sarebbero culminate in una lite violenta e, successivamente, nell’omicidio. Il corpo della donna è stato ritrovato nella sua proprietà, dove coltivava iris e stava progettando dei laghetti ornamentali, e la sua scomparsa era stata notata già da sabato pomeriggio.
Mohamed avrebbe lasciato la casa sabato 5 ottobre, dicendo che si stava recando a Prato per cercare lavoro. Tuttavia, il giorno successivo è stato rintracciato e ascoltato dai carabinieri, che lo hanno successivamente arrestato su ordine del pubblico ministero Laura Masiello. Attualmente è detenuto nel carcere di Arezzo, mentre le indagini continuano per chiarire ulteriori dettagli e circostanze dell’omicidio.