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Notte di tensioni in Val di Susa, per ore bombe carta e lacrimogeni

Pubblicato: 07/10/2024 07:17

Val di Susa, Torino – Nella notte, si sono verificate nuove tensioni tra le forze dell’ordine e gli attivisti del movimento No Tav in seguito allo sgombero del presidio di San Giuliano, allestito sui terreni destinati all’esproprio per la costruzione della stazione internazionale della linea ad alta velocità Torino-Lione.

L’operazione di sgombero è iniziata intorno alle 2 e si è conclusa alle 5.30 del mattino. Al loro arrivo, le forze dell’ordine si sono trovate di fronte a barricate erette dagli attivisti più radicali del movimento, che avevano bloccato i tre accessi principali all’area. Le barricate sono state incendiate dai manifestanti, circa 150 antagonisti, che hanno lanciato bombe carta, sassi e razzi contro la polizia.

In risposta, le forze dell’ordine hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. I vigili del fuoco sono intervenuti per domare i roghi, permettendo così alle forze di polizia di avanzare. Solo dopo tre ore di scontri, il presidio è stato sgomberato e la situazione è tornata alla calma.

Gli attivisti No Tav avevano già lanciato appelli sui social media nel pomeriggio precedente, prevedendo l’imminente sgombero. Il presidio, allestito nei giorni scorsi, era stato dedicato a Sole e Baleno (Maria Soledad Rosas e Edoardo Massari), due anarchici che si tolsero la vita nel 1998 dopo essere stati arrestati con l’accusa di attentati contro la linea Torino-Lione.

La situazione resta tesa nella Val di Susa, teatro di continue proteste contro la realizzazione della Tav, con il rischio di nuovi scontri nei prossimi giorni.

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Ultimo Aggiornamento: 07/10/2024 07:21