
Una donna è stata condannata a 8 anni di reclusione per aver sfigurato il marito 48enne con l’acido e aver simulato un’aggressione nei propri confronti, portando inizialmente all’arresto ingiustificato dell’uomo. Il caso risale al 5 dicembre scorso, quando la donna, uscita da una struttura protetta dove si trovava insieme alla figlia nata da un precedente matrimonio, ha incontrato il marito per la consegna di alcuni effetti personali della ragazza.
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Inizialmente, la donna aveva accusato il marito di averle gettato addosso dell’acido, sostenendo di aver subito ustioni lievi perché si trovava a una certa distanza da lui. L’uomo ha sempre dichiarato di essere stato lui la vittima dell’attacco, con prova concreta che lo hanno dimostrato, tra cui gravi lesioni di secondo e terzo grado che lo hanno costretto a lunghe cure in ospedale.
Nel corso delle indagini, la donna ha confessato di essere stata lei a usare l’acido contro il marito, cercando di giustificare il suo gesto come una punizione per presunte violenze subite in passato. L’accusa per la donna includeva calunnia e lesioni aggravate con sfregio permanente, per le quali era stata chiesta una condanna di 9 anni e 4 mesi. Il tribunale ha poi stabilito la pena definitiva a 8 anni. Il marito della donna si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Calogero Sferrazza e ha ottenuto il diritto al risarcimento dei danni con un anticipo di 25 mila euro.