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Femminicidio Gravina, Giuseppe Lacarpia aveva tentato di uccidere il figlio 14 anni fa

Pubblicato: 08/10/2024 16:37

L’omicidio di Maria Arcangela Turturo, avvenuto a Gravina in Puglia, ha sconvolto l’Italia intera. La vittima, una donna di 60 anni, è stata brutalmente uccisa dal marito, Giuseppe Lacarpia, dopo anni di violenze domestiche. Ha dato fuoco all’auto su cui si trovava la moglie e poi, quando la donna ricoperta di ustioni è riuscita a uscire dalla vettura in fiamme, l’ha raggiunta e bloccata per poi ucciderla a mani nude.
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Maria Turturo, prima di morire in ospedale, ha avuto la forza di raccontare alla figlia e alla polizia che il marito aveva deliberatamente tentato di ucciderla, confermando l’intenzione premeditata di Lacarpia.Mamma era lucida – dice la figlia – perché ha parlato perfettamente con me. Io le ho chiesto: “Cosa è successo?” e lei mi ha risposto: “Mi voleva uccidere, mi voleva uccidere!”. Le violenze tra i due coniugi erano in corso da anni, con continui litigi legati anche a problemi economici, e i figli erano spesso coinvolti nel tentativo di proteggere la madre. Lacarpia era stato arrestato nel 2010 per aver tentato di accoltellare uno dei figli, e aveva una lunga storia di violenza fisica e psicologica nei confronti della famiglia.

Nonostante i problemi di salute mentale dell’uomo, compreso l’Alzheimer e la demenza senile diagnosticati alcuni anni fa, la figlia ha dichiarato che, al momento dell’omicidio, il padre era ancora in grado di intendere e di volere. La gravità dell’episodio è stata confermata anche da un video di 15 secondi, girato da una ragazza testimone dell’accaduto, che mostra Lacarpia mentre tiene la moglie a terra, con entrambe le mani premute sul suo corpo, vicino all’auto.

Lacarpia è stato arrestato con l’accusa di omicidio aggravato e premeditato. Il suo avvocato ha rinunciato alla difesa per un conflitto d’interesse, essendo anche il legale dei figli, e ora l’uomo dovrà essere assistito da un avvocato d’ufficio.

Secondo la procura, l’uomo avrebbe premeditato tutto. Poche ore prima dell’omicidio, la famiglia aveva festeggiato un compleanno. I parenti più stretti erano meravigliati del fatto che volesse prendere la sua auto anziché andare con loro e lui si sarebbe giustificato dicendo che, dopo la festa, voleva portare la moglie a fare un giro e comprarle uno yogurt. Nel corso della serata, più volte, è uscito per controllare la macchina nel parcheggio. Poi ha atteso che uno dei figli – che abita sulla stessa strada – andasse via prima di lui. E, proprio in via vicinale dei Pigni, dove la coppia viveva, ha dato fuoco all’auto. Con la moglie all’interno.

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