
Sabato pomeriggio si è consumato un drammatico omicidio nelle campagne di Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo. Letizia Girolami, una psicoterapeuta di 72 anni, è stata brutalmente uccisa a bastonate, e il principale sospettato, Irfan Muhaned Rana, 37enne di origine pakistana, ha confessato il delitto.
La confessione al telefono
Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe telefonato alla sua ex fidanzata, figlia della vittima, dicendole: “Ho visto tua madre, è qui con altre persone”. A quel punto, l’ex compagna, preoccupata perché non riusciva a mettersi in contatto con la madre, ha chiesto maggiori informazioni. Le parole di Irfan sembrano oggi avere un significato macabro, poiché gli inquirenti sospettano che la telefonata sia avvenuta dopo l’omicidio. Sabato, Letizia Girolami era uscita dalla sua casa senza fare ritorno. A notare l’assenza della donna è stato il marito, un pittore canadese coetaneo, che ha immediatamente lanciato l’allarme. La figlia, che si trovava in Spagna, ha avvertito i carabinieri, ma nel frattempo aveva parlato con Irfan, il quale l’avrebbe rassicurata nonostante la tragedia fosse già consumata.
Il movente e il sospetto di una lite culminata in tragedia
Irfan Muhaned Rana aveva dichiarato di dover andare a Prato per lavoro, e infatti si era effettivamente recato lì, come dimostra il biglietto del treno acquistato. Tuttavia, gli investigatori credono che l’omicidio sia avvenuto prima del suo viaggio, probabilmente durante una violenta lite nei pressi dell’antico casale della famiglia Girolami, dove Irfan viveva nonostante la fine della relazione con la figlia della vittima. Le tensioni familiari, infatti, si erano acuite negli ultimi tempi. Secondo quanto riferito, l’uomo avrebbe colpito la vittima con un bastone raccolto per terra, infliggendo un colpo fatale al volto, vicino a un occhio. Sebbene Irfan abbia confessato il delitto ai carabinieri, le sue dichiarazioni al momento non hanno valore legale, poiché rese in assenza di un avvocato. L’uomo dovrà quindi ripetere la sua confessione davanti al giudice durante l’udienza di convalida dell’arresto, che potrebbe avvenire nelle prossime ore.
La morte di Letizia Girolami ha sconvolto la comunità locale. La donna, conosciuta per il suo impegno professionale come psicoterapeuta, viveva da anni nel casale di Foiano della Chiana insieme al marito, lontano dal caos della città. Questo tragico evento ha spezzato l’apparente tranquillità di una famiglia già segnata da profonde tensioni.