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Netanyahu conferma la morte dell’Hezbollah Safieddine

Pubblicato: 08/10/2024 19:19

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha annunciato ufficialmente la morte di Hashem Safieddine, figura di spicco di Hezbollah e considerato uno dei principali successori di Hassan Nasrallah alla guida del gruppo libanese. Safieddine sarebbe stato ucciso durante un raid israeliano su Beirut, un colpo significativo nel contesto delle tensioni tra Israele e il Libano.

L’annuncio è stato fatto tramite un videomessaggio rivolto alla popolazione libanese, nel quale Netanyahu ha sottolineato che l’operazione è stata condotta per colpire uno dei principali leader del movimento sciita Hezbollah, una delle organizzazioni più potenti e influenti del Libano, spesso considerata un alleato chiave dell’Iran nella regione.

Un colpo strategico contro Hezbollah

La morte di Safieddine rappresenta un duro colpo per Hezbollah, che ha avuto un ruolo centrale nel conflitto in Siria e nelle operazioni militari contro Israele. Safieddine, cugino di Nasrallah, era stato a lungo indicato come il possibile successore del leader di Hezbollah, e la sua scomparsa potrebbe aprire una fase di incertezza all’interno del gruppo.

Israele ha intensificato negli ultimi mesi le operazioni militari in Libano e Siria, mirando alle infrastrutture e ai leader di Hezbollah, considerati una minaccia diretta alla sicurezza dello Stato israeliano. Safieddine, con il suo profilo di leadership e la sua vicinanza a Nasrallah, era una delle figure più sorvegliate da Israele.

Reazioni in Libano e impatto regionale

La notizia della morte di Safieddine ha suscitato reazioni immediate in Libano e tra gli alleati regionali di Hezbollah, in particolare in Iran. Il gruppo sciita non ha ancora rilasciato un commento ufficiale, ma ci si aspetta che la morte del leader possa provocare una risposta militare o politica da parte del movimento.

La scomparsa di Safieddine arriva in un momento delicato per la regione, con il conflitto tra Israele e Hezbollah che continua a minacciare la stabilità del Libano, già provato da una grave crisi economica e politica. Il raid su Beirut, che ha portato alla morte di Safieddine, potrebbe esacerbare ulteriormente le tensioni tra le due parti e mettere a rischio eventuali tentativi di de-escalation.

Il futuro di Hezbollah senza Safieddine

Con la morte di Safieddine, Hezbollah si trova ora di fronte a una possibile riorganizzazione interna. La sua leadership, fortemente centralizzata sotto la figura di Nasrallah, potrebbe subire scossoni, con la necessità di individuare un nuovo successore. Safieddine era visto come una figura di stabilità e continuità, e la sua perdita potrebbe aprire spazi di incertezza e competizione all’interno del gruppo.

Mentre Israele celebra l’operazione come un successo strategico, la regione attende con preoccupazione le possibili ripercussioni di questa morte sul fragile equilibrio geopolitico del Medio Oriente.

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